lunedì 1 maggio 2006

1 maggio 2006 - Una frana a Ischia fa 4 morti. Distrutta una famiglia.


Doverosa l'importanza che Repubblica riserva oggi in prima pagina alla tragedia di Ischia. Però è la politica selvaggia che occupa le prime 9 pagine di oggi dove segnaliamo il bel reportage di Alberto Statera inviato a San Mauro di Saline, il paese più a destra d'italia. Interessante la pagina dedicata alle celebrazioni politiche e non del Primo Maggio: è affidata a pezzi di Rodolfo Sala e Dario Cresto-Dina da Milano. Ecco i tre paginoni dedicati alla tragedia della frana di Ischia che ha ucciso quattro persone appartenenti alla stessa famiglia. L'inviato di punta repubblichino nell'isola campana è il nuovo arrivato Dario Del Porto (ex Mattino di Napoli), coadiuvato da Giantomaso De Matteis. Bella cronaca, purtroppo. Luca Fazzo da Kuwait City ci tiene aggiornati sulle condizioni di Enrico Frassanito, ferito nella strage di Nassiriya. Cronaca ruspante: da Forlì Paola Cascella ci cronaca la strana morte in contemporanea di due fidanzati, entrambi deceduti per incidenti stradali, lui con la moto e lei con l'auto. Sport: campionato. Gli inviati di giornata sono Emanuele Gamba e Maurizio Crosetti a Siena per la Juve, Gianni Piva a Empoli per l'Inter e Mattia Chiusano a Verona per la Roma. Il "viola" Benedetto Ferrara da Istambul ci fa la cronaca delle gare di MotoMondiale. Da segnalare il pezzo di Emilio Marrese sulla vittoria della Cska di Mosca, allenata da Ettore Messina, nell'Eurolega di basket. Walter Fuochi è indisposto? A domani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ inutile dire che superata la fase del clamore post-disastro, tutti ritorneranno nei loro “accoglienti nidi”. Quale realistica alternativa avrebbe la gente di Ischia?

Ce l’ho davanti agli occhi il paesaggio schiacciato dal costone della montagna. I pilastri che svettano in quella zona mi hanno incuriosito sin dalla prima volta che ho messo piede a Ischia. “Cosa sono questi archi?” - avevo chiesto mentre passavamo con la macchina sotto l’imponente struttura.
Pensavo che si adattassero bene al luogo, che fossero una cornice affascinante tra il mare smisurato e la vegetazione rigogliosa circostante. Pensavo che tutto avesse un senso, e che il contesto urbano convivesse in armonia con la natura.

Ma i turisti, si sa, hanno quasi sempre gli occhi foderati di prosciutto.

Anonimo ha detto...

Desidererei leggere l'articolo di Alberto Statera relativo al reportage su S.Mauro di Saline.

Ho già inviato una mail con il mio indirizzo.

Michela