venerdì 14 luglio 2006

14 luglio 2006 - Israele bombarda Beirut - Il mitico inviato di guerra Renato Caprile va a dar manforte a Fabio Scuto in Libano.


Tra Israele e Libano romai è guerra, ma Ezio Mauro non spreca il titolona a sei colonna e ne fa uno a quattro. Bernardo Valli prende in mano la situazione e cerca di spiegarci in un fondo il perchgè di tanta improvviso violenza al confine israelo-libanese. Intanto all'inviato "per caso" Fabio Scuto, che scrive da Nahariya, se ne aggiunge un altro: il mitico inviato di guerra Renato Caprile, l'uomo giusto al posto giusto che però al momento se ne sta a Gerusalemme. Segno che ormai la guerra è alle porte. Il corrispondente da Gerusalemme Alberto Stabile se ne sta lì al calduccio a raccontarci il conflitto. Giusto così, non si può essere tutti in prima linea. In prima pagina c'è anche un pezzo dello scrittore ebreo David Grossman che, tutto sommato, dà ragione a Olmert. Le reazione di Bush a questo conflitto imminente ce le riporta il "bushiere di fiducia" Alberto Flores D'Arcais che oggi scrive da Stralsund, Germania. Cronaca (poco) ruspante: a Milano c'è il sospetto che il manager-banchiere Gianmario Roverato sia stato rapito. Ce ne parla il milanese Luca Fazzo. Giampaolo Visetti è ancora a San Pietroburgo in attesa del G8 e degli altri inviati repubblichini. Sport: il reduce tedesco Maurizio Crosetti commenta la notiziona che conferma Roberto Donadoni come sostituto di Marcello Lippi alla guida della nazionale. Maurizio, non vai in vacanza? In vacanza non ci vanno neanche Gianluca Moresco, Enrico Currò e Emanuele Gamba. Figuriamoci Gianni Mura che oggi scrive, divertendosi un sacco, da Val D'Aran, Pirenei, dove il Tour sta vivendo giorno di fuoco, fuochino dovremmo dire. A domani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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