sabato 30 settembre 2006

29 settembre 2006 - Caso Telecom: il grande ritorno di Curzio Maltese e di Concita De Gregorio.


La deposizione in Parlamento di Romano Prodi sul caso Telecom è coinciso con il ritorno alla grande di due tra le penne più importanti di Repubblica: Curzio Maltese e la dolce Concita De Gregorio che hanno confezionato due pezzi "dei loro" dopo parecchie settimane d'assenza.

mercoledì 27 settembre 2006

27 settembre 2006 - Muore un alpino in Afghanistan: colpo (semi) grosso dell'inviato Renato Caprile.



Giorgio Langella, alpino di stanza in Afghanistan , è morto ieri per lo scoppio di una bomba. Renato Caprile, il mitico inviato di guerra, si trovava già a Herat per altri motivi di lavoro. Come dire: l'uomo giusto al posto giusto (anche se il suo pezzo non è propriamente incentrato sulla tragedia). Il dolore della famiglia dell'ucciso ci viene cronacato dall'inviato a Diano Marina Wanda Valli. Nello scoppio è rimasta ferita la soldatessa Pamela Rendina: a casa dei suoi a Orta di Atella c'è andata Conchita Sannino.

martedì 26 settembre 2006

Eugenio Capodacqua e Leonardo Coen celebrano l'iridato Paolo Bettini. E Mura?


Intensi paginoni a colori su Repubblica dedicati alla vittoria di Paolo Betttini ai mondiali di ciclismo a Salisburgo. L'unico inviato era Eugenio Capodacqua, coadiuvato da Leonardo Coen che, smentendoci, ha commentato il trionfo azzurro da casa sua. Una cosa però ci stupisce: come mai Gianni Mura non ha neanche scritto una riga su questa importante vittoria nello sport che lui, forse, ama più del calcio?

sabato 23 settembre 2006

Crosetti conferma il post di ieri mentre Bultrini si gode il colpo di stato in Indonesia e Colaprico torna sul caso Donegani.




Maurizio Crosetti è rimasto a Palermo anche ieri e probabilmente ha letto il nostro post di ieri perchè anche oggi ha sfoderato un brillante pezzo sul Palermo dimenticando i dolori della Juve. Intanto a Bangkok, dall'altra parte del mondo, Raimondo Bultrini ci sta cronacando da qualche giorno il colpo di stato thailandese. Piero Colaprico sulle pagine milanesi ritorna a parlare della vicenda dei coniugi Donegani (che lo tenne fermo a Brescia per una settimana circa l'estate scorsa) con un paginone che racconta la sorte del presunto assassino-nipote Guglielmo Gatti. Che stando un annetto in carcere ha perso 25 chili. Altro che Figurella.

giovedì 21 settembre 2006

Scoperto l'inghippo di Leonardo Coen: da Budapest a Salisburgo il passo è breve.



"Caro Leonardo, dato che devi già andare a Salisburgo per i mondiali di ciclismo, perchè non ti spingi fino a Budapest per capire che cazzo sta succedendo tra gli hooligans del Ferencvaros e il governo?". Ce la siamo immaginata così la telefonata di Ezio Mauro a Leonardo Coen per proporgli il doppio incarico mitteleuropeo. Sarà vero? Vedremo.

La retrocessione della sua Juventus ha sgravato Maurizio Crosetti dal raccontarcela e gli permette di scivolare su e giù per la penisola.


Menomale che la Juventus è scesa in serie B così adesso Maurizio Crosetti è più libero di raccontarci le altre squadre dove gli pare e piace a lui. Oggi, per esempio, ha sfoderatro un pezzo da Palermo sul derby siciliano col Catania finito 5 a 3 per i rosanero di Guidolin. Finalmente Crosetti si è tolto dalle spalle il peso di dover raccontare sempre tutte le volte le gesta di Del Piero e soci. Anche se poi lo farà lo stesso. Quando Emanuele Gamba glielo permetterà.

21 settembre 2006 - Il caso Telecom scomoda contemporaneamente il fondatore e il direttore di Repubblica.


Il doppio caso Telecom, Tronchetti Provera prima e intercettazioni poi, hanno fatto sì che Eugenio Scalfari e dEzio Mauro si dividessero la prima pagina del giornale di oggi. Curioso, molto curioso.

20 settembre 2006 - Il tuttologo di Repubblica Leonardo Coen vola in Ungheria e si conferma esperto di Mitteleuropa.






Il tuttologo di Repubblica Leonardo Coen si conferma un preziosissimo alleato di Mauro e soci. Appena saputo degli incidenti scoppiati a Budapest contro il governo, il buon Leonardo ha preso armi e bagagli e si è diretto verso il paese dell'est per cronacarci tutto nel suo consueto stile. Coen ultimamente si è specializzato nel raccontare fatti e notizie dalla Mitteleuropa, visto che una decina di giorni fa era corso a Vienna per dettagliarci la storiaccia di Natascha Kampusch. Nelle foto gli incidenti di Budapest.

mercoledì 20 settembre 2006

19 settembre 2006 - Piero Colaprico va a Lecco ma il vero scoop era a Milano.




La tragedia del crollo della casa in via Lomellina a Milano sembrava perfetta, purtroppo, per la penna di Piero Colaprico (nella foto). Però lui era in tutt'altre faccende affaccendato: stava infatti andato a scrivere di un fatto di sangue in provincia di Lecco. Una sciagura comunque ghiotta per il giallista di Repubblica, il quale però avrebbe preferito scrivere dei poveri morti di via Lomellina. Al suo posto sono andati Paolo Berizzi e Cinzia Sasso.

martedì 19 settembre 2006

18 settembre 2006 - I dieci anni dell'ampolla.



A dieci anni dalla prima "operazione ampolla" Repubblica dedica due paginoni all'evento leghista che però ormai racimola solamente duemila aficionados di Bossi e C. Gli inviati a Venezia (secondo noi sprecati) sono Alberto Statera, Paolo Berizzi e Guido Passalacqua. Ai tempi d'oro della lega, all'operazione ampolla il vecchio Scalfari ci mandava Fabrizio Ravelli. E quelle sì che erano cronache sugose.

domenica 17 settembre 2006

17 settembre 2006 - La morte di Oriana Fallaci, le dimissioni di Tronchetti Provera e la gaffe di Ratzinger: un weekend davvero saporito.




Tanto sugo e molto arrosto in questo weekend su La Repubblica. Iniziamo col dire che, secondo noi, alla nemica-amica Oriana Fallaci non è stato riservato un trattamento adeguato. E' vero che la notizia della sua morte è stata in parte offuscata dal caso Telecom, però almeno il titolone d'apertura di sabato si poteva spendere per la tantro odiata Oriana. E invece solo uno spazio a metà pagina affogato tra le altre cose. Il titolo forte di sabato, invece va appunto al caso Telecom e alle dimissioni di Tronchetti Provera. Domenica, poi, per la povera Oriana il buio totale in prima: neanche un accenno alle esequie e una paginetta striminzita all'interno. Tornando a sabato le pagine interne dedicate all'Orianaccia erano 5 con bellissime foto e altrettanto belli erano i pezzi a ricordo della scomparsa, scritti intensamente da Bernardo Valli, Natalia Aspesi e Gad Lerner. Il commento e la cronaca spiccia erano affidato a Claudia Ricondi e Giancarlo Bosetti. Tornendo a Provera, segnaliamo il colorito ritratto che ne fa Giuseppe Turani che ci ricorda cvite, morte e miracoli del dimissionario. Nel giornale di domenica apertura forte per l'altro caso del momento: la gaffe Papa Benedetto XVI sull'islam a cui Eugenio Scalfari ha deciso di cucire il suo consueto commento domenicale.

venerdì 15 settembre 2006

14 settembre 2006 - Il prode Marozzi va in Cina con Prodi mentre Messina adula Riotta.



Romano Prodi va in visita ufficiale in Cina e il prode Marco Marozzi lo segue come un figlio. A dargli una mano c'è il veterano Federico Rampini, inviato fisso a Pechino. Gianni Riotta è il nuovo direttore del Tg1 e Sebastiano Messina ( a supporto del paginone di Francesco Bei) disegna un ritratto di Riotta dal quale l'ex vice direttore del Corrierone ne esce splendidamente. Quasi un'adulazione, diremmo, quella del solitamente acido Messina. Paolo Berizzi e Guido Passalacqua si saranno divertiti da morire ad intervistare Umberto Bossi nella sua casa di Gemonio " piena di statuette di Alberto da Giussano e locandine del film Braveheart". Giovanna Casadio ci cronaca il faccia a faccia tra D'Alema e Fini al festival dell'Unità di Pesaro. Ottima la doppia pagina curata dall'ottima internauta Gaia Giuliani dedicata a Google e a ciò che gli italiani cercano su questo motore di ricerca, regione per regione. A latere bel commento di Stefano Bartezzaghi. La tremenda sparatoria nel college di Montreal che ha causato due morti e 19 feriti è affidata alla penna di Paola Bernardini che scrive, però, dalla redazione. Dalla sua America Vittorio Zucconi ci racconta la fine della cyber principessa LonelyGirl15 che si è rivelata una bufala. Chiudiamo con una segnalazione di cronaca ruspante da Parma, luogo di delitti efferati, dove è tornato per noi il mitico Luigi Spezia, l'inviato che si è occupato di Tommasino. A Martorano, alle porte della città emiliana, Aldo Cagna ha ucciso la sua ex fidanzata Silvia Mantovani colpendola ripetutamente con un coltello. Brutta storia.

mercoledì 13 settembre 2006

12 settembre 2006 - Fabio Scuto, l'inviato per caso, torna a Gerusalemme mentre la dolce Concita scrive della dolce Ségolène.



Vi ricordate Fabio Scuto, l'inviato di guerra per caso? Lui si trovava, per caso, nel senso che era di turno, come inviato a Gerusalemme quando è scoppiata la scintilla che ha portato al conflitto israelo-libanese. Oggi Fabio è tornato a Gerusalemme per scriverci del possibile accordo tra Hamas e Al Fatah per la composizione di un nuovo governo più equilibrato in Palestina. Ci trasferiamo in Italia, a Pesaro per la precisione dove la dolce inviata Concita De Gregorio è andata a scrivere un nobile pezzo sull'altrettanto dolce Ségolène Royal, 53enne francese candidata alla presidenza.

martedì 12 settembre 2006

11 settembre 2006 - Da oggi torna Repubblica Tv


Torna Repubblica Tv. Oggi, nel quinto anniversario degli attentati alle Torri Gemelle, in contemporanea con l'apertura delle scuole in molte regioni d'Italia, riprendono gli appuntamenti quotidiani con Paolo Garimberti e le grandi firme di Repubblica.
A parlarcene su Repubblica di oggi è un articolo di Leandro Palestini che ci ricorda, tra l'altro, che tornerà anche il tradizionale appuntamento del lunedì con Gianni Mura, che commenterà in diretta la giornata di campionato. Approfondimenti, commenti e analisi di qualità, dunque. Ma anche un costante aggiornamento sugli avvenimenti dell'ultim'ora, con i nuovi tg delle 10, delle 11 e delle 12. E da quest'anno anche gli spettatori potranno fare informazione: sono già in linea i primi video di Obiettivo Tv, la nuova iniziativa che permette di inviare i propri filmati e di vederli in onda su Repubblica Tv. Un modo anche per noi feticisti del giornale di Mauro di guardare in faccia i nostri beniamini, Mura in primis. L'appuntamento è per oggi alle 10 sul sito web di Repubblica e su digitale terrestre. Tutti i servizi di Repubblica Tv saranno come sempre disponibili on demand su internet e via podcasting.

11 settembre 2006 - La Lipperini e i Pokémon



Direttamente dal blog di Loredana Lipperini, giornalista di Repubblica, non popolarissima ma esperta di blog, internet e letteratura, riportiamo ciò che lei stessa scrive a proposito del suo pezzo apparso oggi sul quotidiano diretto da Mauro: " Il Campiello? No. Il Festival di Mantova? Neanche. La vostra eccetera, su Repubblica di oggi, si è occupata di Pokémon: convinta che la faccenda sia assai più seria di quel che sembra. Attendo anatemi a piè fermo e vi posto l’articolo. Segue l'articolo di cui ne riportiamo un pezzo: " La storia dei Pokémon comincia ufficialmente dieci anni fa, quando un giovanotto a nome Satoshi Tajiri – già collezionista di insetti– consegna alla Nintendo un gioco per Game Boy. L’idea sembra semplice: cercare, catturare, allenare e far combattere piccole creature che somigliano a insetti, topi, serpenti: sono i Pocket Monsters, mostri tascabili. Ovvero, per contrazione, Pokémon. Gli esperti, convinti che il futuro dei giochi digitali appartenga alla playstation, li ignorano. Tempo pochi mesi, e il Giappone cambia idea: le prime due cartucce, la rossa e la verde, vendono un milione di copie. Tempo un anno, e la televisione trasmette il primo episodio della serie animata. Altri sei mesi, e il merchandising legato ai Pokémon frutta quattro miliardi di dollari. A dieci anni di distanza, con quattro generazioni di videogiochi disponibili, Pikachu e compagni hanno irreversibilmente modificato l’immaginario infantile". Grande Loredana.

11 settembre 2006 - Esageratamente Schumacher. Ne scrive anche Michele Serra.



E' vero che Schumacher ha trionfato a Monza, è vero che adesso è a soli due punti da Alonso ed è pur vero che ha annunciato il suo ritiro a fine anno. Ma francamente ci sembra esagerato aver dedicato cinque pagine cinque (per giunta a metà giornale e fuori dallo sport) a questa notizia. Gli inviati di Repubblica a Monza erano Paolo Rossi, Stefano Zaino e Carlo Marincovich. Fortuna che del trionfo dell'antipatico tedesco ne ha scritto anche Michele Serra con uno dei suoi soliti pezzi che scivolano via leggeri. Ve ne proponiamo un passo:..."il fascino di Michael Schumacher sta proprio nel suo anacronismo cristallino:nell'evo della pubblicità, delle pierre, della compromettente religione della Fama, non ha mai concesso niente al suo pubblico che non fosse, come da contratto, seppellirlo di vittorie: sette titoli mondiali, novanta Gran Premi. Perfino il rituale saltello recitato sul podio, unica concessione allo show, stride con l'assoluto basso profilo di questo tedesco blindato, inappetibile dai rotocalchi, mortalmente noioso nelle poche interviste, dotato di un buon inglese per dovere professionale (appunto) e di un pessimo italiano per assoluta mancanza di ruffianeria."

lunedì 11 settembre 2006

10 settembre 2006 - I due inviati a Rimini-Juventus, Crosetti (juventino) e Gamba (torinista) raccontano la dura legge della B.




Spassosissima cronaca dei due inviati di Repubblica a Rimini per la prima di campionato della Juventus in serie B. Maurizio Crosetti, tifoso juventino (forse) pentito ed Emanuele Gamba, tifoso granata convinto, hanno scritto due pezzi gustosi e leggeri come i Pavesini. Del pezzo di Crosetti riportiamo un passo ..."il giorno dell'esordio in serie B è persino più grottesco della festa scudetto di Bari, perchè quella era finta mentre questo è tutto vero. Oggi comincia l'operazione simpatia, come voleva mio nonno, dice Lapo all'inizio, e infatti alla fine la non Juve risulterà simpaticissima alla capitale mondiale dei bagnini." Anche del pezzo di Gamba ne riportiamo un passo..." da -17 a -16, per adesso è così che va il mondo:la Juve s'è penalizzata da sola, non ha scuse e non ci sono complotti, da ieri sera dovrà dimenticare in fretta passato remoto e prossimo e mettersi a ragionare su faccende molto più terra terra. Tipo, la settimana prossima, come marcare Cavalli e Sgrigna o contenere Padoin (giocatori del Vicenza n.d.r. prossimo avversario)".

domenica 10 settembre 2006

PazzoPerRepubblica va in radio.


Ieri ci ha scritto la dj Daniela Lami di Radio InBlu di Roma proponendoci una chiacchierata in diretta per parlare di blog e altro. Se a qualcuno potesse interessare può ascoltare l'intervista alle 10,15 di lunedì 11 settembre sul circuito Radio InBlu.

sabato 9 settembre 2006

8 settembre 2006 - Gianni Mura racconta il prossimo campionato di calcio tra palle di lardo e bicchieri d'acqua del Lambro.




Come tutti gli anni, puntuale come una cambiale, ecco l'intervista al campionato di Gianni Mura. Quest'anno però, Mura sembra non averne voglia di scrivere del campionato a causa dello schifo che c'è stato alla fine di quello appena concluso. E così, al posto di interrogare la classica palla di lardo, Mura passa al setaccio un buon bicchiere d'acqua del Lambro con tutte le sue porcherie dentro. Alla fine riesce anche a dare delle previsioni: Inter davanti al Milan e poi staccata la Roma. Però accontenta anche i tifosi del diavolo pronosticando una vittoria senza dire quale. Tra le altre previsioni, riportiamo quella relativa a Luis Figo che quest'anno dovrebbe sfondare come già fece a Barcellona e a Madrid. E noi, da buoni interisti, incrociamo le dita, sapendo che Mura difficilmente sbaglia.

venerdì 8 settembre 2006

7 settembre 2006 - Il tuttologo di Repubblica Leonardo Coen va a Vienna a cronacare l'apparizione in tv di Natascha Kampusch


In Austria ne parlano tutti. E così Ezio Mauro ha pensato bene di sfoderare la sua arma migliore: Leonardo Coen, il tuttologo di Repubblica. Mandato prontamente a Vienna a seguire per noi le reazioni all'intervista di in tv di Natascha Kampusch, la ragazza tenuta prigioniera per otto anni da un pazzo in un garage. Leonardo Coen ci ha ormai abituati alle sue cronache pedofil-sciaguristiche: era stato a Marcinelle per la storia del mostro e altre volte aveva preso armi e bagagli per andare a scrivere storie di miniere e di sciagure nel nord europa. Mitico.

7 settembre 2006 - Abbasso Italia, vive la France. Commentano da Parigi Mura, Currò, Moresco e Sannucci.


La banda dei quattro: Gianni Mura (commento tecnico), Enrico Currò e Gianluca Moresco (cronaca spiccia) e Corrado Sannucci (pagelle) ci hanno cronacato da Parigi la sonora sconfitta di Donadoni and company contro i blues di Domenech.

7 settembre 2006 - Cronaca ruspante: Colaprico da Anzago d'Adda e De Matteis da Gravina di Puglia.

Sono due oggi le segnalazioni di cronaca ruspante all'interno di Repubblica: ad Anzago d'Adda, tra Bergamo e Cremona, un imprenditore ha ucciso un albanese che tentava di rubargli la macchina; sul posto si è immediatamente fiondato il giallista Piero Colaprico al cui pezzo però è stata data poca importanza in termini di spazio. Gabriella De Matteis è tornata a Gravina di Puglia per la storiaccia dei fratellini scomparsi. Stavolta stanno cercando di incastrare il padre al quale hanno perquisito la casa.

6 settembre 2006 - Il ritorno dell' "inviato con il lutto" Daniele Mastrogiacomo che cronaca l'autobomba di Sidone, Libano.


Dopo un mese di silenzio, fa il suo ritorno sulle pagine di Repubblica, come inviato di guerra in Libano, Daniele Mastrogiacomo ovvero, l'inviato con il lutto. Lo scorso luglio Daniele si trovava a Beirut per cronacarci l'inizio delle ostilità tra Libano e Israele e proprio mentre si trovava lì per Repubblica arrivò la morte del padre, riportata anche in un trafiletto interno del giornale. Da allora Mastrogiacomo è diventato l'inviato col lutto. Proprio oggi è tornato in Libano e precisamente a Sidone per scrivere di un'autobomba di matrice presumibilmente siriana che ha ucciso quattro militari libanesi.

mercoledì 6 settembre 2006

5 settembre 2006 - La morte di Giacinto Facchetti. Commenti di Sorrentino, Piva, Crosetti e Mura.


La morte inaspettata di Giacinto Facchetti è stata affidata a quattro giornalisti della redazione sportiva di Repubblica. Andrea Sorrentino si è occupato di cronacarci la notizia in sè, con la spiccia cronaca dei fatti; Gianni Piva ha intervistato Sandro Mazzola; Maurizio Crosetti ha scritto un pezzo dei suoi sulla storia di Facchetti e, dulcis in fundo, è da non perdere il commento forte di Gianni Mura dal titolo "Capitano a testa alta". Noi, nel nostro piccolo, ci permettiamo di scrivere due righe sul mitico capitano nerazzurro: tutta una vita da terzino, vissuta a dribblare le platee e le telecamere e con un nome che fa rima con "vinto" e un cognome che fa rima con " scudetti". Ciao, Cipe.

Pazzo Per Repubblica da oggi cambia formula e diventa più agile

A circa sei mesi dalla sua nascita il blog Pazzo Per Repubblica decide di rinnovarsi cambiando la formula dei post e diventando più agile a favore di una lettura più immediata. In questi mesi abbiamo accumulato uno zoccolo duro di lettori che ci segue quotidianamente. Dunque la formula dei post non sarà più la stessa: via la foto della prima pagina del giornale e più spazio alla notizia ( o alle notizie ) del giorno, accompagnate da una foto e dalla descrizione di chi se ne sta occupando tra i giornalisti di Repubblica. Ci saranno probabilmente più post al giorno, ma più snelli e agili. E come dice il mio amico Cesare Casiraghi: "non c'è come provare" e quindi andiamo a (ri)cominciare con la nuova formula. Ovviamente sono ben accetti commenti e insulti.

Schegge di fine agosto.

In Libano è finalmente scattata la tregua. A dar manforte ai due inviati Marco Ansaldo e Francesca Caferri, rispettivamente a Gerusalemme e a Beirut, è volato in terra santa il veterano Bernardo Valli che da qualche giorno ci regala strepitosi reportage a sfondo politico-strategico sulla situazione in corso. Intanto i soldati italiani sono sbarcati in Libano e il fiero Giampaolo Cadalanu li segue e li cronaca per noi fin dalla nave Garibaldi e viaggiando con loro fino al doppio sbarco di Tiro e Naqura (coadiuvato da Francesca Caferri che assiste alla "familiarizzazione" degli italiani a Srifa. In Italia intanto impazzano le feste di partito e simili: a Rimini al Meeting di CL ci sono andati Roberto Mania e il romagnolo Jenner Meletti. Dalla festa nazionale dell'Udeur a Telese, in Campania, ci racconta tutto l'inviato Umberto Rosso, mentre dalla festa dell'Unità di Pesaro i reportage ce li raccontano Marco Marozzi, l'ombra del premier e la dolce Concita De Gregorio che stende un pezzo modaiolmondano. Ad Assisi c'è la consueta marcia dei pacifisti di tutte le correnti e di tutte le razze e il commento repubblichino è affidato a Carmelo Lopapa. Ritornano le bobe turistiche in Turchia e il mitico Fabrizio Ravelli ritorna a far l'inviato serio cronacandoci tutto da Istambul e da Antalya. Ritornano le stragi di Brescia: stavolta succede tutto a Urago Mella, periferia di Brescia dove una famiglia benestante viene sterminata in villa. Raccontano tutto gli inviati Paolo Berizzi ed Enrico Bonerandi. Bonerandi vola anche ad Oslo per un paio di giorno dove hanno ritrovato "l'Urlo" di Munch. A Lappeenranta, Finalndia, c'è la riunione dei 25 ministri degli esteri e la cronaca è affidata al "sovietico" Giampaolo Visetti che è il più vicino al luogo del meeting. Sono anche i giorni del Festival di Venezia: ecco i racconti quotidiani dei soliti inviati Natalia Aspesi, Maria Pia Fusco, Laura Putti e Roberto Nepoti coadiuvati dal graffinate Antonio Dipollina con la rubrichetta quotidiana "La mostra in tv". Chiudiamo con la nazionale di Donadoni che è impegnata prima a Firenze e poi a Parigi in una doppia sfida per le qualificazioni europee: gli inviati consueti sono Enrico Currò e Gianluca Moresco aiutati dal "pagellaro" Corrado Sannucci e dal maestro Gianni Mura a cui sono affidati i tradizionali commenti tecnici.