martedì 16 settembre 2008

Berlusconi, Zucconi e gli ex ragazzi ulivisti.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Caro Feticista, è passata inosservata anche a te qualche giorno fa, il 10, questa letterina alla rubrica della posta di Zucconi sul sito di Repubblica, che invece secondo me è interessantissima per lucidità e chiarezza

SE INDIETREGGIO, SUICIDATEMI
Bentornato direttore!
Parlo in nome e per conto di un nutrito gruppo di ex ragazzi ulivisti (vicini ai sessanta ma sempre pronti a essere infinocchiati) che leggono costantemente la Repubblica. Ho la strana sensazione che la linea del giornale sia stata orientata a far cadere Berlusconi con le minchiate.
Legga i titoli: ci sono almeno tre rivolte al giorno (i consumatori, le hostess, i conciapelli, ecc.), una stangata (luce, acqua, camomilla, ecc), un 'bruciati 170 miliardi' ma mai riguadagnati quando la borsa sale, un 'governo spaccato in due' per ogni esternazione di ignoto portaborse, per non parlare dell'immancabile 'è polemica' su ogni provvedimento proposto dalla maggioranza. Lei che può e conosce, dovrebbe consigliare al caro Ezio Mauro e, di conversa, al povero Walter che Berlusconi va contrastato con incisività e metodo su argomenti importanti e drammatici (non mancano...), e che la politica della lamentela quotidiana non funziona. Anzi alla fine ci fanno diventare simpatici anche Calderoli e la Gelmini.
Mi saluti la simpatica Zanna bianca Palin quando la incontra nelle battute di caccia nello Yukon..
Guido Scrocca

E questa è la risposta di Zucconi

Come tutti i governi nella storia d'Italia (quello di Mussolini compreso, deposto dal Gran Consiglio) anche questo, se cadrà, cadrà per contrasti interni alla maggioranza che lo regge. Nessuna opposizione, e tanto meno nessun giornale, hanno mai fatto cadere un governo italiano che non si fosse già sparato in bocca.

Risposta che risponde solo in parte. Anzi, secondo me il senso della lettera di Scrocca è chiaro e, almeno per quanto mi riguarda, ultra-condivisbile:
Repubblica, che amo e continuo a leggere, ormai più che informazione fa emozione, anzi emotività, che è pure peggio. E cerca sempre scandali e polemiche."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te e con l'autore della lettera.
Pur amando Repubbblica a me sembra chiara pure la linea editoriale, da qualche tempo a questa parte, direi da R2 in qua.
Fateci caso: in due mesi Rep ha parlato per due volte (tre) della truffa del formaggio (Berizzi forse pensa che i lettori non abbiano memoria), i sondaggi di Ilvo Diamanti tirano fuori sempre gli stessi problemi: sicurezza/lavoro/prezzi/lavoro/sicurezza.
Gli Italiani sono stufi, poveri, ignoranti, cafoni (leggasi Michele Serra) ed è tutta colpa del governo Berlusconi. Ok, grazie, lo sapevamo.
Ma perchè dare a D'Avanzo mezza pagina per alimentare una ormai solo personale polemica con Travaglio? Me che ci frega delle ricevute degli alberghi dove Travaglio trascorse le vacanze nel 2002?
Che scriva Cordero (sic!), Scalfari. Mi aspetto che Rep faccia opinione, non cavalcando le emozioni ma le notizie.
E quelle vere ci sono, basterebbe (1) cercarle e (2) avere il coraggio di pubblicarle.