venerdì 12 settembre 2008

Fenomenologia di Franco Cordero (di Arianna G.).



Vorrei parlare di Franco Cordero.
Cordero è, prima di tutto, fine giurista, ma anche erudito scrittore di saggi e romanzi (mea culpa, non ho letto niente di suo fuorché i suoi editoriali su Rep: mi riprometto al più presto di colmare la lacuna).
Dopo la lettura di un suo editoriale si dànno due casi.
Il primo: ti senti uno stupido, stordito dalle decine di citazioni dal latino, annichilito dallo stile involuto, ferito nell'orgoglio per non aver capito almeno metà della storia.
Il secondo: provi la sensazione di essere davanti a qualcuno che scrive per davvero, magari hai messo mano qualche volta al dizionario (Cordero ti ci ha finalmente costretto), hai riletto l'articolo tre volte e ogni volta hai trovato la chiave per comprendere questa frase o quella citazione.
Mi riferisco qui solo allo stile, ché se si parlasse anche del contenuto - e cioè tipicamente le scorribande giuridiche del "Signor B.", altrimenti detto "Caimano" - il discorso si farebbe ancor più complicato.
Insomma: Cordero divide i lettori, lo si può facilmente immaginare.

Personalmente ricado nel caso numero due: leggere un suo editoriale mi ha costretto a ragionare, a rileggere e a cercare un dizionario, cosa rara di questi tempi.
Vorrei che Franco Cordero si leggesse più spesso.
Vorrei che il nostro amato Direttore gli dèsse più occasioni: che Cordero scriva dello stato attuale della scuola e della cultura in Italia, ad esempio; avrebbe l'altezza morale e la maestrìa stilistica per farlo e deliziare - una volta tanto - i lettori di Rep, di cui evidentemente non si ha elevata stima.

Cordero è comparso il 22 luglio con un fondo a dir poco meraviglioso, "La quiete del manovratore" (che trovate qui), sull'immunità alle figure istituzionali di cui a lungo si discuteva in quei giorni. Poi più nulla.
D'accordo, le vacanze.
Quanto ancora dovremo aspettare?

Arianna G.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi nel frattempo io non solo non ho abbandondato questo blog, ma sto facendo addirittura dei colloqui per assumere qualche collaboratore. Infatti il nostro Valerio Gualerzi sta diventando "L'Immarcabile". Durante le ferie l'ho visto prendere a spallate pure Licia Granello sulla rubrica di R2 dedicata al cucina ecc.. Ora è tornato alla Nazionale non mandandole certo a dire a Lippi (che personalità per un precario). Insomma Valerio c'è eccome.... P.S. il Ristorante "Da Valerio", la cui Locandina è apparsa qui qualche mese fa (ma come hai fatto Enrico?) ve lo consiglio. Pesce fresco e gestore simpaticissmo. Io sono un aficionados da qualche anno. Se passate per Giulianova (Abruzzo)....

Robyswing ha detto...

scemo/pagliaccio cattocomunista di merda ecco chi è Franco Cordero
cari saluti a tutti