domenica 31 ottobre 2010

Quel gran genio del nostro amico.

Incipit del pezzo di AA su Repubblica di oggi:
Quei gran geni del Dipartimento di giustizia americana si sono accorti dopo decine di anni e 40mila brevetti concessi che i geni dell’uomo non sono brevettabili.
Un genio.

Prosegue il sondaggio del weekend: vi piace il nuovo Venerdì?

Vi piace la nuova versione del Venerdì di Repubblica?
Dite la vostra rispondendo al sondaggio che trovate qui a destra sotto alla gamba tatuata.





















Al momento è schiacciante la vittoria di che dichiara che il magazine è migliorato, ma continuate a votare, c'è ancora tempo.

Ne approfittiamo anche per riportare altri due commenti arrivati ieri:

Aghost scrive:
Sono diplomato Maestro d'Arte, quindi qualche titolo per esprimere un giudizio penso d'averlo (avevo 10 in disegno :). I disegni sono bruttissimi. Non tanto per lo stile in sé, che può anche essere gradevole e originale, quanto per la scarsa somiglianza e la scelta di mettere un disegno invece della foto. Sfido chiunque a identificare d'acchito, in base al disegnino, chi è il titolare della rubrica. Poi non si capisce perché alcuni giornalisti ora hanno il disegno, altri invece hanno la foto. Mi sembra un pasticcio e segno di idee poco chiare. Che dire poi del povero Ottone (a me la sua rubrica piaceva) declassato e sbattuto in colonna a pagina 177 e costretto alla mezzadria con articoli della sezione cultura? Riguardo le foto, la stragrande maggioranza sono banali, solo alcune si salvano dalla mediocrità: quella di Christo (pag. 187), e quella dell'articolo Otaku (153). Poi c'è la solita marea di foto insulse formato francobollo, che io detesto. Brutti i box- patacca coi titoli e sottotitoli (io conto 7 font diversi!) appiccicati sulle fotone. Infine, la foto di Lele Mora stravaccato nel letto (a doppia pagina!) è ripugnante.

GPP scrive:
Il miglioramento della grafica è una coperta corta che non riesce a coprire le magagne dei contenuti. Però c'è qualche new entry nelle firme, per cui mi riservo il giudizio nelle prossime settimane.
Avere eliminato le "tramine" dei film nella programmazione TV è un bene (quante minchiate ed errori che ho letto negli anni).
Bene anche la programmazione Tv estesa ai satelliti e al digitale, anche se per Sky è superfluo visto che gli abbonati già hanno la rivista.
Ma finchè lasciano le ricette demenzial-snobistiche di Vissani, il 6 da me non lo avranno mai.

I feticisti della carta hanno mandato in crash l'archivio online della Stampa.

Segnalo che il sito de La Stampa con l’archivio storico online è crashato al primo giorno, per eccesso di contatti.
Adesso l’hanno proprio ufficialmente sospeso, e non si sa quando sarà riattivato.
Dopo il battage dei giorni precedenti, qualunque tecnico informatico dilettante l’avrebbe previsto, in via Marenco a quanto pare no.
Budget ristretto o pressapochismo ? Mah. Comunque, la figuraccia l’hanno fatta.

gpp


 

sabato 30 ottobre 2010

Gli Stampalcioni.

Da La Stampa online di questa mattina:
(e poi ci lamentiamo di Repubblica).
Comunque trovo ottima l’iniziativa della busiarda di mettere online l’archivio storico.
Peccato che il sito sia irraggiungibile per il troppo traffico.
Gpp


 

Sondaggio del weekend: vi piace il nuovo Venerdì?

Vi piace la nuova versione del Venerdì di Repubblica?
Dite la vostra rispondendo al sondaggio che trovate qui a destra sotto alla gamba tatuata.

Con quei ritratti un po' così, quell'espressione un po' così che abbiamo noi quando scriviamo per il Venerdì.

Allora? Vi piace il nuovo Venerdì di Repubblica? Noi confermiamo la prima impressione di ieri: la nuova versione del magazine dei feticisti di Repubblica ci piace molto. Ma avremo modo di tornare presto e più dettagliatamente sulla questione.

Volevamo però fare con voi un giochino che riguarda i ritratti disegnati degli autori delle rubriche. L'idea di non mettere le foto è valida, esce un po' dagli schemi e alza il tono del settimanale. Complimenti dunque ad Alessandro Gottardo, l'autore dei disegni e a Gianni Mascolo per averlo scelto.

Però dobbiamo confessare che non tutti i disegni sono fedeli all'originale. Ecco dunque, uno ad uno, i disegni dei rubrichisti affiancati dalle loro fotografie (più o meno attuali). Così potrete stabilire da soli la loro somiglianza.

Prima di iniziare vogliamo però precisare che i ritratti di Gottardo hanno un'impronta cubista e ricordano alcuni disegni di Picasso, un pittore che cercava di riprodurre il meno possibile la realtà degli oggetti o dei volti che dipingeva.

Iniziamo con Giorgio Bocca. Gli somiglia abbastanza.


Ecco Curzio Maltese. Sinceramente abbiamo fatto un po' fatica a riconoscerlo, almeno stando alle ultime foto viste sui giornali e in rete. Però disegno e foto visti appaiati ci hanno fatto cambiare pazialmente idea.


Ecco il quirinalista di Repubblica Filippo Ceccarelli. Secondo noi è quello che gli somiglia meno.


Ecco il nostro beniamino Michele Serra. Anche lui abbiamo faticato a riconsocerlo. Vale lo stesso discorso di Maltese.


E terminiamo con la decana delle giornaliste di Repubblica Natalia Aspesi. Ci sembra più Sandra Mondaini della Aspesi. Però la bocca è proprio la sua.


Se volete dire la vostra fatelo nello spazio commenti.

Già che ci siamo ne approfittiamo per postare i primi due commenti che sono arrivati sul nuovo Venerdì. Guarda caso, quello di Aghost demolisce questi disegni.
sfogliato oggi: nessuna novità di rilievo, molte brutture (tremendi i disegni degli articolisti, Bocca sembra "la Cosa"), pasticci di font, orrido il pataccone col titolo, livello delle foto quasi pietoso come prima...  Mah.  aghost
 E poi ecco il commento di Occam:
SINOSSI in ordine di notiziabilità
1) Retrocessa la barbosissima rubrica di Piero Ottone
2) Scoperta a sorpresa, grazie alla fotina, l'identità di Jaime d'Alessandro (è uomo! E adesso vogliamo la foto di Jenner Meletti!!!)
3) Sparite le mitiche schede dei film tv che videro, nei Novanta, Uolter Veltroni tra i collaboratori. Ci sono 2 nuovi disoccupati a Rep?
4) Omaggiato il carattere della vecchia testata (quella tipo tramonto sul mare) in alcune testatine di rubriche
5) Elegante il rosso distribuito con parsimonia nelle pagine
6) L'unico ritratto fededegno tra i rubrichisti è quello di Natalia Aspesi
- continua (forse)

Ecomarketta.

Prima pagina di Repubblica di ieri. Nlla parte bassa della pagina (il vecchio fogliettone) c'è una recensione di Gad Lerner dell'ultimo libro di Umberto Eco Il cimitero di Praga.
Indovinate che pubblicità c'è poco più a destra del pezzo di Lerner? Bravi. Avete indovinato.


Se non altro hanno avuto il pudore di non mettere la pubblicità a sinistra. Sarebbe stata smaccatamente vicina alla recensione.

Ma le cose strane su Eco proseguono nella sezione cultura dove campeggia il faccione di Umberto Eco disegnato da Tullio Pericoli. Peccato che Umberto Eco si sia tagliato la barba un bel po' d'anni fa.


Adesso porta solo i baffi.

Angelo non delude mai. Neanche in versione online.

venerdì 29 ottobre 2010

Cosa fa il vero feticista della carta durante questo lungo weekend dei morti?

Si mette lì e spulcia nell'archivio storico de La Stampa che finalmente è on-line.

E sapete qual è l'articolo più letto? Questo qui sotto:

Da Marione Calabresi un altro bel gesto di correttezza.

Con la complicità di Anna Masera. Complimenti.

Però.

Avremmo una richiesta. Da adesso, cercate di evitare, se possibile, i boxini morbosi con cui ogni tanto infarcite la vostra Home Page.

Ma dai! Proprio sotto alla foto del diretur?

Cos'è il bopom?

Faccione (un po' glamour).

E' la nuova copertina dell'Espresso ma sembra quella di Uomo Vogue.

 ps: il mondo è proprio cambiato: prima il faccione dell'Espresso era (quasi) sempre di Berlusconi. E adesso...

Berlusconi e la piccola malfattrice.

"La petite voleuse" è il titolo di un film di Claude Miller ma è anche il titolo con cui liberation.fr parla della notizia di un signore che ha deciso di aiutare una minorenne marocchina.

Per la cronaca: voleuse significa malfattrice, brigantella.





















(Sembra) bello.

Finalmente è giunta l'ora. I feticisti di Repubblica hanno in mano il nuovo Venerdì di Repubblica. Aspettiamo a dare un giudizio definitivo perchè vogliamo lasciarlo lì a macerare qualche ora. Sicuramente sarà importante il giudizio dei lettori del blog che da questa notte saranno invitati ad esprimersi in un sondaggio d'opinione.

Intanto, la cosa che più ci preme dire è che da una rapida ma eccitata sfogliata, il risultato ci sembra sorprendentemente sopra le aspettative. Insomma, qui a PPR, piace. Ma ci riserviamo di parlarne più approfonditamente nelle prossime ore.

Intanto l'ottimo Stampacadabra ha già detto la sua. E noi lo ringraziamo anche per le immagini qui sotto che raffigurano alcune pagine del nuovo Venerdì.



Dieci domande per te posson bastare.

Prima le dieci domande di Repubblica a Berlusconi, poi le dieci domande del Giornale a Fini e adesso le dieci domande di Libero a Repubblica.

Per chiudere il cerchio adesso ci aspettiamo le dieci domande di Repubblica a Pazzo Per Repubblica.

(ringraziamo Stampacadabra per la segnalazione)
























Altan sul sito dell'Espresso.

Delitti, Berlusconi, Lady Gaga e serrature rotte.

Il pesante calo di ascolti del Tg1 preoccupa il direttore Minzolini. Sotto accusa il tradizionale schema dell'edizione delle venti: dieci minuti di orribili delitti, dieci minuti di Berlusconi, dieci minuti sui cosmetici preferiti da Lady Gaga oppure sul salvataggio di un mulo rimasto intrappolato in una stalla con la serratura rotta.
 Michele Serra - L'Espresso

Caccia all'errore (con suggerimento cromatico).

Concita Concita su Bunga Bunga.

Concita De Gregorio oggi sull'Unità ha scritto un chilometrico editoriale su quella cosa che ci sfrucuglierà i maroni per le prossime settimane, se non mesi.

Liberazione scopre il vero ottavo nano.

E' Brunetta. (via Michele Boroni su FF).

Domanda: indovinate un po' chi sono gli unici due giornali che hanno messo in prima la foto di Ruby.

Risposta: Repubblica e Il Fatto.

Sbagliato! Sono Il Giornale e Libero. Coda di paglia?


Gramellini torna a graffiare.

Bungagiorno.

Gli americani sono dei quaccheri. Lì un presidente può fare bunga bunga con Marilyn Monroe o una stagista della Casa Bianca, ma se telefonasse all’Fbi per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a dimettersi alla velocità della luce. E se dicesse di averlo fatto perché è un uomo di buon cuore? Peggiorerebbe soltanto la situazione. L’abuso di potere, la sacralità della carica, bla-bla.
Che perbenismo triste, che formalismo ipocrita. E la Francia giacobina? Neanche a parlarne. Lì un presidente può tenere nascosta una figlia tutta la vita come Mitterrand o sposare una modella col birignao più appuntito delle caviglie, ma se telefonasse alla Gendarmerie per far rilasciare una minorenne arrestata per furto, oltretutto spacciandola per nipotina di Mubarak, sarebbe costretto a ritirarsi a vita privata. I francesi non hanno una storia alle spalle che consenta loro di apprezzare certi slanci liberali. Sapranno cucinare le omelette, ma la democrazia non gli è mai riuscita bene. I tedeschi, poi: luterani, gente fanatica. Lì un cancelliere non telefonerebbe al Polizeipräsidium neanche per far rilasciare la propria, di nipotina, altro che quella di Mubarak. Ecco, forse solo in Egitto, dove la democrazia affonda nei millenni (i famosi Faraoni della Libertà), il presidente telefonerebbe alla polizia per far rilasciare una minorenne arrestata per furto. Ma non la spaccerebbe per nipotina di Mubarak, essendo lui Mubarak. Semmai per nipotina di Berlusconi: esisterà, al riguardo, un accordo bilaterale?

Massimo Gramellini su La Stampa di oggi. (su segnalazione di aghost)

Ruby friday.

La cosa che più ci preoccupa è che non cambierà di un millimetro l'atteggiamento degli elettori nei suoi confronti.
 















Foto presa qui.

PPR+?

Il Bonsai di ieri di Sebastiano Messina.

giovedì 28 ottobre 2010

Cosa sarebbe successo se.

Pensate a cosa sarebbe successo se venti carabinieri avessero perquisito la stanza del direttore di Repubblica, avessero arrestato le fonti di Travaglio, intercettato il direttore dell’Unità, sequestrato computer e agende del direttore del Tg3, attentato alla vita del direttore del Corsera?
Vittorio Feltri al convegno sulla Libertà di Stampa.
Vignetta di Boscartoon.com

Gianni Riotta: da solo al Sole.

Lo hanno abbandonato tutti e durante l'assemblea dei giornalisti gliene hanno dette di tutti i colori.

La notizia del Secolo.

Il Secolo d'Italia rischia di chiudere.

La rivoluzione non russa. Ma si paga.

Da domani il sito del manifesto sarà a pagamento.     

      

Puntuale come la bolletta del gas.

La risposta del Daw-Blog all'inchiestona di Repubblica.

Corsa al pixel più veloce.

Ecco l'inevitabile corsa a chi pubblica per primo le foto di Ruby.
Ovviamente pixelate. A parte questa.

Il Giornale copia Repubblica.

E pubblica dieci domande per Gianfranco Fini sul caso Montecarlo.

Ma non erano stati proprio loro a criticare le dieci domande di Repubblica al premier?

Inorridire.

Riportiamo dal blog di Marco Campione:
Ora mi direte che sto invecchiando, ma a me l’attuale prima pagina di corriere.it fa inorridire. Cliccando sull’immagine a fianco potete vederla in tutto il suo splendore.

 

Effetto Cota?

La Fiat salva i conti de La Padania: Publikompass raccoglierà la pubblicità del quotidiano leghista.

(foto da quotidiano.net)

La migliore prima pagina di oggi.

Goodbye, Ruby Bunga.

She would never say
where she came from
twenty seven of may
don't matter if it's gone
while the premier's bright
or in the arcore's house
someone knows, she comes and goes.

goodbye Ruby Bunga
who could hang a name on you?

(to be continued)
(by jagger-nonunacosaseria)

Ci mancherà un Venerdì?

Il pericolo è capire quanto ci mancherà un Venerdì. Quello vecchio. Perchè come saprete ormai tutti, domani arriva nelle edicole il nuovo Venerdì di Repubblica.


A vederlo così di botto. ci ricorda le copertine dei libri della collana I Narratori di Feltrinelli. Non da anche a voi questa impressione? Stesso font e stesso modo di impaginare il titolo?


In ogni caso, il popolo dei feticisti di Repubblica si aspetta molto dalla nuova veste dello storico magazine settimanale, anche perchè la versione che va a morire domani non era poi così male. Anche se cambiare fa bene, ogni tanto.

Su Repubblica di oggi c'è una paginata che anticipa qualcosa:
Non è solo maquillage. Il Venerdì di Repubblica si rinnova. Una veste grafica più moderna, ma anche più inchieste, reportage dall'estero, attenzione alle immagini e al loro contenuto informativo. Crescono le opinioni, le analisi, le rubriche: alle firme tradizionali se ne aggiungono di nuove. Contribuiranno al nuovo settimanale intellettuali, artisti, scrittori. Nei servizi di copertina, l'attualità è interpretata attraverso inchieste sul campo e commentata dalle grandi firme di Repubblica.

Del nuovo Venerdì ha parlato ampiamente anche Stampacadabra.

A domani per i primi commenti.

E dopo Noemi, Ruby.

Dopo averne parlato sottovoce ieri con due richiamini interni, oggi Repubblica si è scatenata sulla notizia della quindicenne marocchina Ruby R. e dei suoi presunti rapporti con il premier.

Spazio dunque alla strana coppia di segugi D'Avanzo&Colaprico (Bonini sarà geloso?) che in prima pagina e in una doppia a seguire ci  raccontano come sono andate le cose. Abbiamo letto tutto d'un fiato il concitato e crudo resoconto dei fatti. Il nostro timore, ora, è che Ruby R. finisca nel tritacarne mediatico, anche perchè si sono fatti i nomi di Lele Mora ed Emilio Fede. Ah! una cosa importante, segnatevi questo nome: Bunga Bunga. Ripetiamo: Bunga Bunga. Avremo modo di riparlarne.

Il fascino del foliage, le rughe di Giorgio Bocca e la lapide di Mondolfo. Un Frank in stato di grazia.

Caro Pazzo,
questa sera più che di pensierini si tratta di pensieroni, perchè per qualche giorno staccherò la spina, anche se non escludo di frequentare il blog (ormai la dipendenza è acquisita) pur trovandomi in trasferta. Avrò però la possibilità di esaminare con molta attenzione quel "venerdì" che attendiamo e quindi seguirà immancabile dibattito e sondaggio. Speriamo di non restare delusi. Mai però come oggi, da testimonianza de "Il Nichilista": anche una sola riga dedicata alla morte del polpo (omettendo un'altra morte "innaturale" in carcere) sarebbe stata eccessiva, figuriamoci con l'assimilazione alle testate di destra che di stupidaggini vivono e si alimentano.
Velo pietoso, anche perchè ci sono giorni in cui "la Repubblica" vale più di quell'euretto che lasciamo all'edicolante. Tutto sommato vige la compensazione, ma sarebbe cosa buona e giusta evitare le figuracce, anche sul sito, come segnalato da aghost a proposito del video-bufala sullo tsunami indonesiano.

A proposito della "nostra", c'era quella foto in prima pagina, alcuni giorni fa e che anche tu hai scelto per il post dedicato al ticket Aquaro-Rampini (le elezioni di midterm dalla A alla Z).


Si tratta di una foto perfetta, non solo per illustrare lo stato d'animo del presidente, ma capace anche di rendere il clima americano nella stagione d'autunno con quel fascino che deriva dal foliage, da ricorrenze che rappresentano un classico pure da noi, come appunto le elezioni di medio termine e la macchina elettorale che gira al massimo. L'impegno dei supporters, la scoperta delle località rurali, l'America più profonda, Il Maine e le suggestioni degli stati del Nord America. Non includo Halloween che non sopporto per l'aspetto smaccatamente commerciale che ha assunto, ormai da molti anni, in Italia. E in proposito ti ricordo un editoriale di Galli Della Loggia pubblicato sul "nemico" del 2 novembre 1998: profetico vorrei dire e sempre attuale. Io lo tiro fuori ogni anno, più o meno e lo posto sul mio blog: irriducibile.
E, sempre su quella foto che trovo seducente, potresti lavorarci sopra (se è il caso) per scegliere la foto PPR+ e PPR- del mese, anche per valorizzare l'insostituibile integrazione per gli articoli più importanti, se non esse stesse - talvolta - più eloquenti di un editoriale. La butto là, così.

Giorgio Bocca. Sul numero de "L'espresso" ancora in edicola c'è un'anticipazione dell'ultimo libro di Giorgio Bocca, illustrato anche da una foto attuale dell'illustre giornalista, l'ultimo grande vecchio.


A parte che tutto mi trasmette un'aria da ultime volontà (impressione personalissima), non riesco a capire perchè sullo stesso numero del settimanale si preferisca mantenere la stessa foto, ormai datata, nella rubrica "L'antitaliano": sembra un Bocca junior.


Se avevi ricordato come su "L'espresso " scrivesse anche Michele Serra, un'altra brillantissima rubrica dove può ancora esercitarsi nella satira, non va neppure dimenticato che a cadenza quindicinale ci sia "Il vetro soffiato" del Fundador che, nel numero già ricordato si occupa - a suo modo, dunque molto bene - di un ministro come Sacconi, che stranamente gode di molto consenso (in un recente sondaggio pubblicato sulla "nostra" gode del più alto gradimento, oltre il 60% mi pare, tra tutti i membri del governo.

Infine e concludo, con quella lapide che abbiamo scoperto l'estate scorsa visitando una graziosa cittadina del pesarese: Mondolfo. L'iscrizione marmorea che a leggerla tutta provoca emozione, è collocata all'ingresso del Municipio. Bellissima. A Mondolfo si trova una piazza allestita per l'antico gioco del pallone col bracciale e, pensando ancor di più al nostro aedo preferito, due vie dedicate ad altrettanti campioni dello sport (e neppure in zona periferica): Fausto Coppi e Gigi Meroni. Credo proprio che Gianni Mura sarebbe contento di saperlo.


Ho concluso, ma dovevo portarmi un po' avanti con il lavoro per i prossimi giorni di assenza.
Libero, ovviamente, di pubblicare ciò che ritieni interessante.

Un caro abbraccio
Frank57

Dipaullina.

Il nostro DiPod ci ha fregati: ha raccontato la storia di Paul in apertura dello Sport di ieri. Evidentemente non ha letto qui e nemmeno qui.

The CapezzOne.

Ieri mattina avevamo deciso di fare un fioretto decidendo di scrivere solamente un post su Capezzone. Poi siamo capitati qui e il fioretto è andato a farsi benedire.

Fini considerazioni.

Riportiamo dal blog di Luigi Castaldi:
Si prenda la prima pagina de il Giornale di mercoledì 27 ottobre: “Fini è indagato ma l’hanno nascosto”. Dovrebbe trattarsi del fatto che la Procura di Roma si è decisa ad archiviare il caso che poneva l’ipotesi di truffa nell’affare Montecarlo: cadono tutte illazioni sulle quali il quotidiano aveva imbastito una campagna durata mesi, ma nel titolo non ve n’è notizia. Anzi, proprio nel momento in cui l’indagine si conclude, e con l’accertamento che l’indagato è estraneo ad ogni genere di colpa o dolo, perché di fatto non sussiste un fatto degno della fattispecie di contravvenzione o reato, il Giornale annuncia che “Fini è indagato”, come se l’indagine fosse ancora in corso e dunque l’esito fosse ancora incerto.
Un po’ meno disonesto sarebbe stato un “Fini era indagato ma l’hanno nascosto”, ma il fatto è che il nascondimento non è mai stato tale: la giustizia dovrebbe poter funzionare in questo modo e c’è da lamentarsi di quando non è così, non del contrario.
Qui il pezzo completo.

Pignolerie da feticista.

Il vostro FS, per campare, fa (anche) il graphic designer e a lui certe cose non sfuggono.
Tipo quella di ieri a pagina 17 dove evidentemente al grafico di turno è scappato il font della seconda riga.