martedì 31 maggio 2011

La dieta digitale.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
confesso: ho appena calcolato la mia dieta digitale, come consigliato da voi:
E ora, che io sia bannato da questo blog, me lo merito!

Un caro saluto Oceanico, MP (il pauli)

Il Nemico triste.


Ciao Pazzo,
non ho molto tempo a disposizione oggi per scandagliare in profondità la prima pagina del Nemico come hai fatto brillantemente per la “prima” di Repubblica. Però osservo che il titolo di apertura è laconico, senza alcuno slancio, direi un titolo “notarile”. I commenti che si evidenziano per primi, intendo con il giornale piegato a metà, così come l'edicolante lo consegna, sono affidati a notisti come Massimo Franco e Pigi Battista, nella parte sinistra, mentre a destra Giangiacomo Schiavi tratta dei “dilemmi del neosindaco” (di Milano) che è appunto il titolo, mentre Aldo Cazzullo pone il dubbio sul neosindaco di Napoli: “Tutti pazzi per l'ex pm (ma durerà?)”. Mah!
In taglio medio è relegata la vignetta di Giannelli, molto esplicita e il pezzo di Gian Antonio Stella (uno dei migliori giornalisti del Nemico) intitolato: “Il mito traballante dell'invincibilità”.
Tutto sommato si conferma la vocazione “terzista” del quotidiano di via Solferino, in attesa di capire che aria tirerà da oggi in poi.
Ecco, io un giornale così non riuscirei proprio a farlo diventare l'abitudine del mattino. Parere personale, s'intende.

Cari saluti
Frank

Se Rosso Maltese si mette a degregoreggiare.

Ma l'avete letto l'incipit di oggi in prima di Curzio Rosso Maltese?


 Non vi ricorda una certa canzone di De Gregori che fa così?
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

I feticisti più attenti avranno notato che.

A largofochetti.it hanno aggiunto qualcosa sul logo della testata.


E l'attenta Carmen aggiunge:

Non solo, vi faccio notare che adesso la testata dice "il mondo in diretta" e non più "in diretta con l'Italia" che a noi feticisti non era proprio piaciuto.
Fanno finta di niente, ma poi i nostri consigli li seguono :)

"Sarò a Ballarò?"

Se lo chiede fortemente il vice-diretùr Massimo Giannini lasciando sulla graticola le pipierrine gianniniane.

Titolisti in carriera.

Molto bello questo titolo di clandestinoweb.com
(ringraziamo GPP per la segnalazione)

Il Buongiorno definitivo.

Per quel che ci riguarda, la rubrica di Massimo Gramellini sulla Busiarda potrebbe anche terminare oggi. Come quegli atleti che si ritirano dalle competizioni per manifesta superiorità.

ps: chi avrà copiato chi?

Punti di vista.

Secondo largofochetti.it si tratta del presunto omicida.
Secondo ilnenico.it no: è proprio lui.


L'Amaca definitiva.

Per quel che ci riguarda, la rubrica di Michele Serra potrebbe anche terminare oggi. Come quegli atleti che si ritirano dalle competizioni per manifesta superiorità.

Fundador e Diretùr laconici.

Una prima pagina studiata ad hoc.

A Largo Fochetti erano certissimi della vittoria del centro-sinistra. Lo si capisce da una serie di piccoli elementi presenti in prima pagina.


Iniziamo dalle manchette posizionate di fianco alle testata. Riportano la pubblicità di un orologio, per la serie: è ora che B. vada a casa.


Passiamo poi ai richiami in alto di R2. Il primo parla di Miss Freud e di lettini: ecco, B. avrebbe proprio bisogno di una bella seduta di psicanalisi per superare la botta di ieri.


Il secondo è uno strillo che ci ricorda che domani con Repubblica sarà possibile acquistare una copia della Costituzione Italiana a solo un euro in più: mai giorno fu più azzeccato.


Il terzo parla di vini: gli stessi che Pisapia e de Magistris si stanno scolando da ieri pomeriggio.


Infine, a fondopagina, ecco la pubblicità del nuovo libro di Paolo Villaggio: il titolo racconta perfettamente ciò che è avvenuto ieri ai ballottaggi.

La prima pagina che il Diretùr aspettava da anni, forse decenni.

La vignetta che Altan aspettava da anni, forse decenni.

E come ha scritto Piazza Indipendenza nei commenti:

"Ottima anche la vignetta di Altan nella prima pagina odierna. Silvio è piccolo piccolo, idem la banana che però è ancora molto gialla e non sul marroncino come mi sarei aspettato; il monito di Altan mi sembra quindi abbastanza chiaro:"Ragazzi, bene così, ma ancora non è finita, ancora non è finito".

Ma la miglior prima pagina in assoluto di oggi è questa.

E' tutto vero. Anche per loro.

E' tutto vero.




E' tutto vero.

E' tutto vero.

Dal manifesto però ci aspettavamo qualcosina in più.


Vita di redazione (122). Il Diretur che dice Repubblica senza articolo e il pugno chiuso di Omero Ciai.

LA REUNIO - Lunedì 30 maggio 2011
B. nei titoli: si.
Durata: 8'14”.

Nel gran giorno dei ballottaggi (e che giornata luminosa sarà alla fine) la Reunio rappresenta solo un rapido preliminare, anche se Claudio Tito è sempre sulla notizia (0'21”), mentre Giancarlo Luzi sta passeggiando.


Il Diretùr dà voce all'impazienza di tutti, riconoscendo che – alle 11:30 – c'è poco da dire se non attendere pochissime ore. Anche il ventaglio di Valentina Desalvo si agita con malcelata insofferenza (0'28”).

Il Diretùr parla di “riduzione alla normalità dell'eccezionalità berlusconiana” (e chi se la immaginava così questa normalità?). C'è un altro Diretùr, nella Situation Room, ma è quello del “Venerdì” Attilio Giordano (2'14”).


Chiosa, il Diretùr, che c'è “una spia, quando (i giornali della Real casa ndF) abusano di aggettivi per nascondere la mancanza di argomenti”. Indice di nervosismo. Questi stessi giornali (giornali? Non esageriamo) hanno un obiettivo: “Il profluvio di aggettivi e di insulti e naturalmente il bersaglio è Repubblica”. Il Diretùr dice proprio “Repubblica” senza articolo.

2'40”. Foto, ormai classica, di famiglia con convitati ed invitati.


“Inutile fare delle chiacchiere che comunque verranno spazzate via alle 3 del pomeriggio”, conclude il Diretùr e potremmo andarcene tutti ormai, compreso quel giovane (chi è?) col pennarello in mano nascosto in parte da Claudio Tito (3'44”).


A chiudere, la telefonata di Giancarlo Luzi con Andrea Tarquini da Berlino. Lassù, in Germania, l'avveduta Merkel ha deciso di spegnere tutte le centrali nucleari, qui da noi si sono messi in atto tutti gli artifici per procrastinare una decisione. A proposito: tra due settimane battiquorum ai Referendum.

Gli highlights.

A caratterizzare la breve Reunio ci pensa un signore (0'39”) accolto con molto calore dai convitati e che si andrà a sedere a fianco di Omero Ciai (0'55”). Chi sarà mai?


3'09”. Che sia un segno premonitore della nuova situazione politica? Omero Ciai sta forse accennando il pugno chiuso? La Rivoluzione non può più attendere e sta ribollendo nelle urne: da Milano scendendo a Napoli, salendo a Cagliari e innalzandosi fino a Trieste. Il vostro modesto scriba è emozionato.


Al 4'54 dietro Omero Ciai spunta un altro giovane, già presente qualche Reunio fa e rimasto senza identità. Accanto a Omero Ciai ecco apparire quel signore salutato all'inizio con vigorose strette di mano. Abbiamo l'impressione che si tratti di un decano e con molto rispetto invochiamo anche qui il soccorso di Rastignac oppure Vautrin.


5'58”. Scorcio di Reunio da un angolo insolito, ma dal quale scorgiamo benissimo lo sventagliamento di Valentina Desalvo.


La rosa del giorno.

Una rosa ad ogni donna milanese, napoletana, cagliaritana e triestina, assieme al nostro ringraziamento.

Visto, si stampi. 

Frank

lunedì 30 maggio 2011

La vittoria vista da ellekappa.




E mi raccomando, chiudete in casa i bambini!

Un sindaco coi baffi.

Al momento sul sito del Pais c'è questa foto con la dida: "Giuliano Pisapia celebra la sua vittoria". Ma non mi pare Pisapia... :-)

Saul Stucchi


Update: dopo poco hanno corretto in "Seguidores..." :-) Saul

Le parole sono importanti.

Leggo l'attacco del pezzo di Colaprico di oggi:
"Il telefono la tua voce, il telefono la tua croce"

E mi chiedo: ma Colaprico non era uno scrittore?
Esaù

ps. Le parole sono importanti, diceva Moretti.

Il republicones blaugrana.

Ma qual è il quotidiano che manda un inviato a Barcellona ai festeggiamenti del popolo blaugrana per la conquista della Champions?
Il Nemico no di certo, tantomeno la Busiarda, figuriamoci gli altri.

Repubblica invece ce l’ha. E’ il tifosissimo Luigi Bolognini, della redazione di Milano, che già l’anno scorso era andato a Barcellona per repubblica.it a raccontare la partita di Champions contro l’Inter.

Un bel pezzo perché scritto, una volta tanto, con il cuore del tifoso inviato invece che solo con la testa dell’inviato e basta. Una menzione particolare per la chiusura del pezzo con citazione da Sergio Endrigo: la festa appena cominciata è già infinita.

Moratti föra di ballottagg.

Il copyright è ancora una volta di Gabriele.

Luci a San Siro. Finalmente.

Un Vecchioni ebbro di gioia si aggira al quartier generale di Giuliano Pisapia.

Cinzia Sasso, una "republicones" a Palazzo Marino.

La giornalista Cinzia Sasso, della redazione milanese di Repubblica, fresca sposa di Giuliano Pisapia, è la nuova first lady di Milano.

Auguri a lei e a Giuliano da tutti noi di Pazzo per Repubblica.

Son desto, son desto. Ma mai destro.

Giuliano Pisapia è il nuovo sindaco di Milano.

Il sito di Libero è occupato.


Peccato, perchè un'oretta fa ci faceva divertire troppo.

Sogno o son desto? Di certo non son destro.

Parte del titolo è di Gabriele.