domenica 30 settembre 2012

Osservatorio Markette.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
ho fatto 2 bellissime settimane di vacanza in Puglia e ho letto solo Repubblica cartacea e niente Internet, perché sto resistendo allo smartphone!

Invece ieri il titolo dell’articolo di Penati sulle frequenze diceva: “ORA DATE ALL’IPHONE LE FREQUENZE DELLA 7”.

Ora togliere le frequenze a La7 già sarebbe togliere pluralità d’informazione, ma darle all’iPhone e non agli altri smartphone….

Mi sembra pubblicità occulta o esplicita…

Ciao Sergio

Il Nuovo Nemico critica largofochetti.it

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
ti segnalo questo post di Marco Lillo sul sito del Fatto Quotidiano. Personalmente ho apprezzato molto il fatto che Lillo non faccia capire, dalla prima pagina del sito, che si appresta a criticare Repubblica.it. Le critiche ci sono, eccome, chiare e argomentate, ma non sono strumentalizzate a fini sensazionalistici.
 
Cari saluti, Barbie Manolita McCapra

Orrori Storici.

Incredibile svarione storico di repubblica.it, a proposito di un puzzle in vendita su Amazon.

Se il puzzle è effettivamente quello in foto, si tratta dell’ingresso del campo di Auschwitz, non di Dachau.

Il campo di Dachau è quello sotto.

GPP


Il Fundadòr? Rottamato.

Caro Pazzo,
so di darti un forte dispiacere segnalandoti il mio ultimo post.
Nonunacosaseria

Osservatorio Errori Fotografici.

Da repubblica.it di oggi. Nichi Vendola si è fatto la plastica e non ha detto nulla, ma l’astuto cronista lo ha smascherato…

gpp

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di agosto.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla pubblicità.

Buona lettura e buon voto!








Paolo Rumiz, reportage Viaggio lungo il Po. “L'Italia ha abdicato alle sue acque, non le frequenta, non le naviga, non le conosce più, le fa degradare e se le lascia portar via. Il crimine lo sa, e così sul più grande fiume d'Italia hai bracconieri, passaggi di droga, trafficanti e contrabbandieri. Gente che, se ti avvicini, ti fa con il segno del coltello sotto la gola. Sul Po si può fare tutto, e anche noi l'abbiamo imparato in fretta. Potevamo attraccare, attendarci su qualsiasi riva, accendere fuochi su ogni isola come in un racconto di Mark Twain. Il fiume non ha rotonde, non ha tangenziali. Non ti depista e va dove deve andare. Non lo imbrogli e non lo imbrigli. Se lo fai deborda, si gonfia, te la fa pagare. Il fiume odia il cemento e chiede il suo spazio. Il fiume di pianura poi, dilaga e non rispetta i confini”. L’annuale, meraviglioso viaggio di Rumiz lungo il nostro Paese, che impreziosisce, rendendola unica, la lettura di Repubblica. Quest’anno il giornalista-viaggiatore triestino si è superato navigando il Po dalla sorgente al delta: un viaggio lungo 700 chilometri, raccontato in 25 puntate, che ci ha portato a conoscere una realtà dimenticata dalle Istituzioni e ignorata dalle popolazioni che vi vivono accanto. Grazie Paolo.

Emanuela Audisio, articolo del 7 agosto L'altra versione del Black Power. La dominatrice in assoluto delle cronache olimpiche di Repubblica. Il consueto, maestoso, inimitabile mix di scrittura scintillante, padronanza della tecnica, fine conoscenza dell’animo di atleti ed atlete, che ha reso il racconto delle imprese sportive nel nuoto e nell’atletica un momento irrinunciabile delle letture di quei giorni. “Boltesque. Ora è diventato anche un aggettivo. È l' atleta del 21esimo secolo. Ultradimensionale, oltre lo sport, oltre la nazionalità. La sua è una performance artistica. Body art in movimento. La tempesta perfetta. L'unico al mondo a scendere sotto i 9"70. Gli altri non ce la fanno, si spezzano se solo provano a stargli dietro”.

Massimo Giannini, articolo del 7 agosto Mediobanca, l'autodifesa di Nagel "La guerra c'è ma io ero contro Ligresti". Un mese spettacolare per il Vice-Diretùr che ha spaziato in lungo e in largo con indiscusse autorevolezza e competenza. Dalle belle, e ampiamente citate, interviste al Governatore della Banca d’Italia Visco e al Ministro dell’Economia Grilli alla pubblicazione in esclusiva dell’atto di accusa della Consob sulla scandalosa gestione della società di assicurazione Fondiaria-Sai da parte della famiglia Ligresti. Ed è proprio su questo versante che Giannini mette a segno uno scoop veramente notevole quando riesce a raccogliere lo sfogo dell’AD di Mediobanca, Alberto Nagel, tradizionalmente rispettoso del precetto di Enrico Cuccia per il quale “il peccato veniale per un banchiere è scappare con la cassa, quello grave è parlare”. Grande Giannini!

Francesco Merlo, articolo del 23 agosto Il crollo di Alemanno sotto il muro del Pincio “Lo sgretolamento del muro del Pincio sgretola anche Alemanno e scopre una Roma a rischio Sudamerica, piccola capitale con tutti vizi della megalopoli, dalle favelas alla violenza quotidiana, alle mafie ai debiti quarantennali con le banche per costosissime metropolitane che non si faranno mai (...). Ecco perché quel muro che crolla ci avverte che probabilmente non basta più discaricare Alemanno”. L’ennesimo danno subìto dal patrimonio archeologico della città per “incuria ordinaria e vandalismo amministrativo” dà al grande Merlo la possibilità di raccontare da par suo il degrado della città di Roma sotto la fallimentare gestione di Alemanno. “(...) da applausi a scena aperta. Quindi candidato d'imperio al PPR+” (Barbapapà).

Ezio Mauro, editoriale del 24 agosto Un giornale, le procure e il Quirinale. Il dibattito sull’inchiesta della procura di Palermo sulla trattativa Stato-Mafia genera una spaccatura che porta Repubblica contro il Fatto Quotidiano e Scalfari contro Zagrebelski in un contrasto di opinioni raramente visto sulle pagine del nostro giornale. A rimettere ordine e silenziare il chiacchiericcio soddisfatto degli avversari ci pensa il Diretùr con un editoriale fermissimo in cui ribadisce la linea del giornale, ovviamente allineata con la difesa di Napolitano effettuata dal Fundadòr, e rimette in riga e al proprio posto tutti quei movimenti, partiti, giornali che per una ventura chiamata Berlusconi si sono ritrovati in questi anni in un campo che non gli è proprio. E’ un bel direttore! (cit.)

Dario Cresto-Dina, intervista a Valentina Cortese del 24 agosto Valentina Cortese e i sensi della vita: "L'amore è uno stile, bisogna volare alto". La lunga inchiesta Parlami d’amore pubblicata nella sezione Cultura vive uno dei momenti più intensi ed emozionanti nel bel colloquio del Vice-Diretùr (con delega ai sentimenti) con l’attrice Valentina Cortese. “L'amore è uno stile di vita. Io l'ho vissuto e l'ho recitato. Il teatro lo fai per alcune ore al giorno, nel resto del tempo che fai, non vivi? A me non piace parlare d'amore, mi piace farlo. Ci faccia caso, le persone che non sanno amare parlano sempre d'amore".

Concita De Gregorio, reportage del 27 agosto Taranto,la rivolta delle vedove "Mai più ricatti tra lavoro e salute". Lontana dalle dimenticabili distrazioni olimpiche e dalle superflue incursioni tra sport e cinema, Concita finalmente torna a fare il suo mestiere con la sapienza e l’intelligenza che la contraddistinguono: raccontare l’Italia. Due intense pagine sulla tragedia dell’Ilva e della popolazione tarantina oppressa da una scelta inaccettabile, quella tra salute e lavoro. Concita dà voce alle sofferenze, patimenti e lutti locali in un reportage tosto e serrato. “Cosa c'è di diverso è che gli muoiono in mano i figli bambini e ora sanno perché. Che non possono mangiare il formaggio delle loro pecore né le cozze del loro mare. Che i pediatri negli ospedali congedano le puerpere raccomandando omogeneizzati al posto delle prugne cotte. E latte in polvere anziché quello del seno perché nella frutta degli alberi e nel latte delle madri c'è il veleno, e ora sanno qual è”. “è da PPR+” (Vito).

Jenner Meletti, articolo del 29 agosto “Pronti a fare i matti per salvare il lavoro" sottoterra tra i minatori ribelli del Sulcis. Il cronista emiliano, sempre in giro per l’Italia per dare voce al malessere che la crisi sta diffondendo ovunque, è in un luogo ad alta visibilità, le miniere del Sulcis. Da lì, o meglio dal sottosuolo, ci racconta un’altra storia di disperazione e prospettive cupe. Una prosa asciutta che non concede nulla alla retorica, ma molto alla conoscenza dei fatti e delle persone. “C'è uno striscione, davanti alla miniera di Nuraxi Figus, il nuraghe del fico. "Non fateci perdere la ragione... e la ragione di vivere". Guardi le facce dei minatori che escono dal ventre della terra e le facce di chi entra nel "pozzo" per continuare l'occupazione della miniera, e capisci che la ragione si può davvero perdere. "Vede, siamo così disperati da dover difendere con i denti un lavoro da disperati. La miniera non è una fabbrica, è una società a parte, solidale ma molto dura". “Oggi il giornale deve concentrare le proprie energie a raccontarci seriamente questo Paese. Come fa molto meritoriamente Jenner Meletti da sempre e ancor più oggi con l'articolo sui minatori sardi.” (Barbapapà).








Concita De Gregorio, articolo del 2 agosto Una haka per diventare squadra il patto delle divine del fioretto. Forte delle esperienze maturate in campo calcistico (spagnolo), tutte premiate con PPR-, la dolce Concita si catapulta senza ragione a Londra per raccontare le donne in gara, quasi sempre (fastidiosamente) trattate come sorelle minori. La beffa più grande, per Concita, è stata quella di essersi vista sfilare la cronaca della gloriosa vittoria della squadra femminile del fioretto, da lei amorevolmente accudita per qualche giorno, dalla tronfia penna di Zucconi. Ubi maior...

Vittorio Zucconi, articolo del 3 agosto Le invincibili del fioretto un altro oro stracciando tutti. Poteva mancare all’appello degli inviati alle Olimpiadi il senatore Vittorio? Quale miglior evento delle Olimpiadi per spargere della stucchevole retorica, come nello stile zucconiano? E qui il nostro inanella articoli su articoli di puro colore e nessun valore, facendosi notare anche per il peggior incipit di un pezzo olimpico: “Ho visto nascere una medaglia d' oro italiana. E non potevano che essere donne a farci vivere qualcosa che pochi fortunati fra noi hanno mai visto nella vita o vedranno mai da vicino, ansiosi e poi eccitati come padri in reparto maternità”. Basta, per carità!

Curzio Maltese, articolo del 12 agosto Dream Team Messico, fischi e lacrime per il Brasile. Partito con un paio di interessanti articoli che potevano anche giustificarne con un po’ di benevolenza la presenza olimpica, il buon Curzio indossa ad un certo punto i panni del cronista sportivo con esiti assai modesti – tipo il banale racconto della finale di tennis o la cronaca della finale di calcio, pallidissimo resoconto rispetto all’informato articolo dell’esperto Enrico Currò sul medesimo tema. Curzio, lascia stare lo sport!

Natalia Aspesi, articolo del 21 agosto Il ritorno di Batman eroe solitario e dark nel fracasso di Gotham. Ancora una segnalazione negativa per la sezione di critica cinematografica: la grande Aspesi viene colta in fallo dai feticisti con una recensione poco riuscita sull’ultimo film di Christopher Nolan su Batman. Niente da fare per la senatrice di Repubblica che tra refusi, ineleganti rivelazioni sulla trama e solita definizione per il cinema americano (“fracassone”) rivela una modesta capacità di “leggere” certi film. “(...) la Aspesi è da condannare per la bruttura dell'articolo che ha scritto” (mad283). “Concordo con mad283 sulla bruttezza della recensione aspesiana, che contiene anche diversi refusi” (GPP). “(...) l'antico vizietto di raccontare particolari della trama che sarebbe stato meglio non svelare...beh, questo a Natalia proprio non glielo perdono” (Piazza Indipendenza).

Enrico Franceschini, articolo del 27 agosto Da Cage a Johnny Depp svendesi atollo per vip. La solita, utilissima corrispondenza da Londra: atolli per Vip...

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

sabato 29 settembre 2012

A ciascuno il suo mestiere.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
come si fa giustamente osservare qui sotto, la vendita di Farina non compete a zio Tibia: lui è un venditore di Fuffa.Immancabile il refusino finale.  

Saluti,Mara Poli Saint-Fuff

venerdì 28 settembre 2012

Ridateci la Reunio soppressa.

Davvero difficile capire cosa fosse fuori posto nella Reunio che si è svolta il 26 settembre, che abbiamo visto e recensito, ma che adesso non è più disponibile per l'editing con le foto. I testi ci sono, ma senza immagini, diventano incomprensibili.

Ci può fornire una risposta Gianluca Luzi? O Giuseppe Smorto?

Per adesso resta un mistero, così per farci notare usiamo il termine: “censura”, chè tale la consideriamo, salvo prova contraria.

Frank

Vita di redazione 385. Tra contagi e neologismi.

VITA DI REDAZIONE del 28 settembre 2012.
Durata 9'31”.

1'02”. Il messo sta concludendo in anticipo il suo giro e lascia un pizzino rumoroso, almeno a giudicare dalla reazione sorpresa di Massimo Vincenzi. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina sta guardando il monitor a destra, sul maxi pannello, dove ci sono anche due schermi oscurati.


2'03”. Un misterioso titolare di mazzetta colto sul fatto internazionale con il “Financial Times”.


3'04”. Giuseppe Smorto si scola la tazzina fino all'ultima gocciolina di caffè. Il Diretùr dice: “L'ha fatta oggi Claudio Tito sul giornale” (si riferiva ad una considerazione di CT).


3'32”. DCD ha contagiato con il raffreddore dell'altro giorno Valentina Desalvo.


3'39”. Espressione quasi rassegnata di Luca Fraioli, appena appena spettinato.


3'51”. Il convento passa una partita di football e DCD la segue con attenzione. Il Diretùr dice: “Non perché ce lo chiedono i, maiuscolo, Mercati”.


5'49”. Il vice-diretùr Gregorio Botta, che indossa la stessa camicia del Diretùr (le comprano assieme), viene colto sul fatto con “il Fatto Quotidiano”. Pietro Visconti dice: “La giornata è cominciata con un nuovo atto della Regionopoli”. È suo il neologismo? Avrà la stessa fortuna di Tangentopoli?


Buon fine settimana.
Visto, si stampi.
Frank

Osservatorio Markette.

Il blog Jumpinshark segnala una marketta di Ernesto Assante su Repubblica di oggi, in un pezzo in cui si parla delle nuove Mappe della Apple.

Dubbio.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Che dici, Pazzo, il fatto che la Repubblica e la Gazzetta dello Sport partano insieme domani con la diretta della Bundesliga vuol dire qualcosa?

Alberto

Vita di redazione 384.Lettere al Diretùr.

VITA DI REDAZIONE del 27 settembre 2012.
Durata 7'10”.

00'09”. Gianluca Luzi, che cura la Reunio con Giorgio Caruso, riferisce a Carlo Chianura gli ultimi aggiornamenti. Il vice-diretùr Massimo Giannini sta attentamente analizzando l'odierno pezzo di Marco Travaglio su “il Fatto Quotidiano”.


00'57”. Pugno chiuso per una rivoluzione in agguato che parte dal retro del monitor.


1'52”. Più che MG in primissimo piano, c'interessa la “quota rosa multimediale” (con camicia floreale) che mordicchia la penna, leggendo chissà quale giornale. Clamorosamente si tratta del Nemico (3'21”).



4'07”. Un paese di santi, poeti e di Diretùr navigatore.


5'16”. Curiosoni e feticisti (di natura) confessiamo spudoratamente che ameremmo dare una sbirciatina alla posta del Diretùr.


5'27”. MG colto sul fatto con la surreale prima pagina di “Libero” (maddechè?), mentre sta arrivando Elena Polidori.


6'10”. La fede al dito di Marco Mathieu pesa oppure lo tiene prigioniero?


6'10”. Una cosa è certa: MM ha cambiato la montatura degli occhiali.


Visto, si stampi.
Frank

Vita di redazione 382. Le bionde di Largo Fochetti e l’irrequieto Dario Cresto-Dina.

VITA DI REDAZIONE DEL 25 SETTEMBRE 2012.
Durata: 11’08”

00’52” Quattro bionde (e mezza) e non si tratta di sigarette, ma della vistosa presenza femminile attorno al tavolo-che-conta odierno.


Anche il vice-diretùr Gregorio Botta, come MUDD, è curioso di sapere quale quotidiano stia leggendo l’art director Angelo Rinaldi (3’14”).


3’53”. Il biondo vira anche al maschile con il menestrello Aligi Pontani. Il Diretùr dice: “Ricordiamoci l’intervista che abbiamo pubblicato due giorni fa a Galan”.


4’16”. Pensierosa Marina Garbesi. Ma perché? L’abbinamento anello-orecchino è impeccabile. Tra un monitor e l’altro fa capolino Marco Bracconi oggi al centro della curva Sud.


4’17”. Anche Stefania “speedygonzales” Aloia ha bisogno di tirare, ogni tanto, il fiato con un sorso d’acqua. Il messo ha iniziato il suo giro quotidiano. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina si è allontanato dal tavolo-che-conta. Dissociazione oppure ricerca di privacy?


Si dissocia, tanto che se ne va (4’33”).


5’06”. La (presunta) dissociazione di DCD dura un battito di ciglia, tanto che ritorna, mentre GB viene colto sul fatto con “Pubblico” che ha il titolo: “Arenata”, non alla pari di quello brillantissimo, anche per opportuna scelta della foto, de “il manifesto”, ma che si presta, però, molto bene come hashtag TT per Twitter.


Il Diretùr dice: “Ci sarebbe un’autostrada per le opposizioni se fossero capaci di leggere i segnali stradali e di guidare”.

5’26”. Ci risiamo. DCD si alza nuovamente per poter parlare meglio al telefono.


5’59”. Eccolo passeggiare nell’anticamera della “Situation Room”.


Pietro Visconti dice: “Come abbiamo titolato a pagina 3 oggi”. E poi adopera l’inusuale termine “copertine” per indicare le prime pagine dei giornali.

7’41”. Ambasciata urgente per il Diretùr tramite l’ennesima “quota rosa” bionda del giorno.


Visto, si stampi.
Frank

giovedì 27 settembre 2012

Primarie del centrosinistra: ecco il sito della pupilla di Largo Fochetti.

Forse è il caso di chiamare lo SmortoTeam.

Osservatorio Traduzioni.

Capolavoro di traduzione del Corriere della Sera. A pagina 39 pubblica un quadro di Degas, noto soprattutto come "L'absinthe", quello che il mio professore di storia dell'arte al liceo traduceva "L'assenza" perchè non aveva idea di cosa fosse l'assenzio. Nelle didascalie spesso è riportato anche il suo secondo nome: "Dans un café, dit aussi L'absinthe", cioè "Dans un café, detto anche L'absinthe". Il tipo che oggi ha fatto la didascalia nella pagina della Cultura (e dico Cultura) conosce il francese anche meno del mio professore del liceo e ha scritto che il quadro si chiama "Dans un café dit aussi", cioè "Dentro un caffè detto anche". Detto anche impara il francese, gnurànt.

Fabio P.

Coincidenze e ripetizioni nel colonnino infame.

Nel colonnino destro di repubblica.it, oggi curiosamente si parlava due volte di Dreyfus, seppur in contesti differenti.

Inoltre, se non ricordo male, la notizia di Erin di Happy Days che vive come una barbona ( termine che si poteva evitare) era già stata data tempo fa. Se è così perchè questo accanimento?


Non salvate il soldato Sallusti.

Cresce il partito di quelli che non si schierano in difesa di Alessandro Sallusti. Dopo Michele Serra e Gery Palazzotto, ecco Michael Braun, corrispondente da Roma del quotidiano tedesco Die Tageszeitung.

Piccole grandi soddisfazioni da Google.

Intorno alle 17 di oggi, digitando caso Sallusti su Google, il quarto risultato era un link a PazzoPerRepubblica (foto sotto).
Considerando che ai primi tre posti c'erano risultati che portavano a Repubblica, Il Giornale e SkyTg24 e il quinto a Il Post, è davvero un ottimo risultato.
Del resto, all'interno di PPR, c'è qualcuno che di lavoro fa (anche) quello.

L'appello in romanesco.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
nell'appello "Subito la legge #anticorruzione dipende anche da noi", Ezio Mauro scrive che le cifre da capogiro "fanno ormai trabocca il vaso".

Il link è qui e comunque ti allego lo screenshot nel caso lo correggessero.

Valerio

Appello per la legge anticorruzione.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
hai visto l’appello sul sito di rep per firmare a favore della legge anticorruzione? Ieri in pochissimi minuti eravamo già in 4000! Il numero di firme però sembra farlocco, dato che io ho firmato 2 volte e il mio nome non compare neanche una, mentre c’è un tizio che è riuscito a firmare per ben 13 volte consecutive.
Ma la mia non è una critica, e anche se il numero è farlocco vale la giusta causa.

Ciao, Ilaria

Altan di oggi.

Da PPR+.

Osservatorio Errori Gravi.

La Santanchè su Twitter.
Fonte: Viva la Satira.

Michele Serra ci legge?

Forse si. Ma anche no.

Caso Sallusti: alle origini della vicenda.

Per completezza dell'informazione, pubblichiamo il famoso articolo apparso su Libero nel 2007 e firmato da Dreyfus, che sta all'origine di tutta la vicenda di Alessandro Sallusti e della probabilità che finisca in galera.

Ringraziamo Alessandro Robecchi per aver segnalato sul suo blog il link all'articolo.



Parole chiave.

Le parole chiave degli ultimi tre giorni: #polverini #polverina #farina.
Amen.

È tutta Farina del suo sacco.

A proposito del caso Sallusti, c'è una straordinaria ultimora che scombussola tutto. Durante la puntata appena conclusa di Porta a Porta, Vittorio Feltri ha rivelato che sotto allo pseudonimo di Dreyfus si cela il giornalista Renato Farina.

Osservatorio Fuffington Post.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Per la serie orrori quotidiani, ti allego l'home-page di adesso dell'Huffington Post Italia. Non avevano una foto di profilo destro del Cavaliere e allora hanno preso quella di un altro e ci hanno appiccicato sopra la sua faccia? 

Ciao, Alberto - mad283


Non salvate il soldato Sallusti.

Lo chiede Michele Serra nella sua Amaca di ieri.
Qui il pezzo di Alessandro Robecchi citato da MS.

Osservatorio Errori Gravi.

Sull'Amaca di ieri, Michele Serra scrive che l'articolo che rischia di mandare in galera Sallusti era apparso sul Giornale, invece era Libero.

Titolisti pieni di se.

Titolo nel fogliettone in prima: "Se anche la scienza è contro l'ergastolo".
Titolo nella Cultura: "Se uno sconto fa bene a chi legge".

mercoledì 26 settembre 2012

Caro Marione, a noi sembra uguale a prima.

Il direttore della Busiarda Mario Calabresi spiega ai lettori quali sono i cambiamenti di lastampa.it.
A voi trovarli.