giovedì 27 settembre 2012

Coincidenze e ripetizioni nel colonnino infame.

Nel colonnino destro di repubblica.it, oggi curiosamente si parlava due volte di Dreyfus, seppur in contesti differenti.

Inoltre, se non ricordo male, la notizia di Erin di Happy Days che vive come una barbona ( termine che si poteva evitare) era già stata data tempo fa. Se è così perchè questo accanimento?


3 commenti:

Paolo ha detto...

Più che giusta l'osservazione sul "barbona". Almeno a Repubblica il politicamente corretto dovrebbe avere ancora un senso.

Anonimo ha detto...

invece io sono contrario a questa lotta sul "barbone", visto che si dice tranquillamente nel parlato, lo vedo anche come nomignolo affettivo e niente affatto scorretto...

mad283 ha detto...

In linea di principio sarei d'accordo con l'anonimo qui sopra, il problema è che questo uso del termine si scontra con l'abituale uso (anche da parte de la Repubblica) di espressioni più potically correct come "senza fissa dimora" e "sans papier". Se la linea editoriale fosse di chiamare le cose col proprio nome - gli spazzini spazzini, i ciechi ciechi eccetera - la cosa avrebbe senso, farlo solo quando pare e piace no.

Questo al di là che nella photogallery su Erin si afferma che lei vivesse in una roulotte mentre invece si tratta di una casa prefabbricata (il termine americano è lo stesso).