domenica 30 giugno 2013

La versione integrale del dominus.

Più di un lettore ci ha chiesto di pubblicare la versione integrale della lettera di Giuseppe Smorto a Valigia Blu pubblicata, solo parzialmente, ieri. Effettivamente l'argomento è affascinante e merita di essere portato all'attenzione. Noi di PPR siamo dalla parte di GS, soprattutto laddove parla del "colonnino" e dei posti di lavoro che garantisce. Libera critica, naturalmente, ma quando scatta il riferimento ai posti di lavoro non si può essere superficiali e liquidare banalmente ogni cosa. Il "colonnino" per buona parte è detestabile (quelli della concorrenza sono peggio, quando addirittura costituiscono l'intelaiatura della home page), arrivando a sfidare l'impazienza e l'irritazione, ma quel mondo multimediale è molto complesso e dietro ogni cosa c'è sempre l'attività di qualcuno. Va rispettata, in ogni caso.

Ecco dunque la lettera integrale del Dominus:

Cara Valigia ti scrivo,

perché per me ieri è stata una giornata molto difficile. Capita nelle migliori famiglie, capita a chi fa il più bel mestiere del mondo. Io ogni mattina mi sveglio e mi sento fortunato, come c’è scritto sulla prima schermata di Google però ogni mattina mi dico: attento alla storia del camionista contromano.

Il mio lavoro è di questo tipo: può accadere in cinque minuti di dover analizzare una mozione ambigua sugli F-35 alla ricerca dell’aggettivo, risolvere il caso di un collega che si sfracella il piede giocando a calcio a piano-ferie già fatto, cercare di consolarne un altro che aspetta l’assunzione, rinviare per tre ore una telefonata a casa, capire quanto valga una notizia. E soprattutto se sia vera.

Questo, in verità, è un problema degli ultimi tempi. Nel nostro giornalismo le sacre regole sono le stesse, che tu stia sulla carta, sul web o su una nuvola. Quindi le notizie da controllare sono diventate molte di più. Ma alla base del nostro lavoro quotidiano c’è la fiducia nelle persone e nelle fonti. E poi ci sono le situazioni contingenti.

Se l’Ansa manda un take su Snowden alle 9 del mattino, troverà terreno fertile in una redazione che sta rifacendo totalmente il giornale. E vogliamo discutere l’Ansa? A Repubblica.it è noto il caso del nostro valoroso collega – finito perfino in un film – che chiamò il giornale da Genova, davanti al cadavere di Carlo Giuliani al G8. La risposta fu: “Meglio aspettare l’Ansa”. E questo lo racconto solo perché chi ha risposto in quel modo ha fatto una grande e bella carriera.

Insomma, ieri l’Ansa ci casca su un finto Snowden, e noi con lei. Ci viene il dubbio quando il finto Snowden comincia a delirare sulla razza bianca, blocchiamo tutto, poi Twitter ci aiuta a chiarire (peraltro Twitter annuncia da mesi la morte di Fidel, e ogni volta noi controlliamo). Resta un po’ d’amaro in bocca, un amaro che definirei corporativo. Sulla credibilità si gioca il futuro e l’occupazione di tanti ragazzi, il ruolo dei giornali come voce dei cittadini, quella che un tempo si chiamava opinione pubblica.

Nelle stesse ore, la lettera di una prof finisce in prima su La Stampa e nella rubrica delle lettere di Repubblica. La nostra valutazione è: peccato, potevamo usarla meglio, e bravo Gramellini (lo dico spesso, maledizione). È una valutazione carta-web, allo stesso tavolo. È stato fatto un controllo sul mittente, un giornale concorrente ne ha già parlato, tutto sembra chiaro.

Apriamo così un canale con i lettori, che commentano in gran numero. Si arriva al pomeriggio, ed è un particolare che secondo me conta moltissimo. Cominciano ad arrivare telefonate, La Vita in diretta vorrebbe parlare con la prof. Io – che sto organizzando la serata del sito, con il casino sulla giustizia, l’allarme su Mandela e la partita – scrivo alla prof e dico: “Vuole per caso partecipare a La Vita in diretta?” (in questo momento sto pensando a quanto sono scemo ndr).

Mi risponde via mail un certo Andrea. Lo chiamo, e questo con un’aria tutta soddisfatta, quasi dicendo “Sei su Scherzi a parte”, mi dice che è tutto finto, che è una strategia costruita a tavolino, “che un copy ci ha messo un quarto d’ora a farla”.

Rettifico anche questo pezzo (ed è la seconda volta nella giornata), poi su Twitter scrivo: nessuno crederà più a questa agenzia. Problema relativo, perché come dicevo più su, il problema è la credibilità dei giornali. Credo di averne viste un po’, ma mi mancava ancora il falso costruito a tavolino e difeso dagli autori come vero per 24 ore, per giunta su un tema così lacerante come quello del lavoro.

Ti dico una cosa di passaggio sulla credibilità. L’ultima volta a Perugia, è arrivata una domanda ad Ezio Mauro sulla colonna destra di Repubblica.it. Ora, io non voglio dire che siano contenuti da Treccani (di sicuro valgono una decina di posti di lavoro). Ma tu non immagini, cara Valigia, lo sforzo quotidiano per non pubblicare contenuti sessisti, contenuti scemi, baci-hot a Miami, e veline. E dare nello stesso tempo un po’ di evasione e di entertainment, un momento ludico e innocente ai nostri lettori. Studiare per favore, e poi fare un controllo sui concorrenti.

Questo per dire che un giornale sta aperto 24 ore, fa 400 aggiornamenti in home, produce 150 video, manda a quel paese il ministro che fa saltare il videoforum, fa due milioni e mezzo di lettori al giorno e poi magari deve rispondere sulla colonna destra, invece di risolvere problemi provocati da una (o più) colossali teste di cazzo.

Poi però torna la storia del camionista. Sì, quello che accende la radio e sente: “Avviso urgente, c’è un tir contromano sull’autostrada”. E lui, cercando di schivarne un paio: “Uno? Ma saranno almeno dieci!”. Quindi io mi sento ancora fortunato, e mi sento qualche volta come quel camionista.

Un abbraccio per quello che fate
Giuseppe Smorto

Terremoto in Versilia: stavolta arriva prima il Nemico.

Per qualche minuto il flash era presente solo su corriere.it


Il post scriptum fundadoriano su Fiat e RCS.

Post Scriptum. È di ieri la notizia che John Elkann, presidente della Fiat, ha telefonato al Capo dello Stato per informarlo che la sua società è diventata l'azionista di maggioranza relativa del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.

È stato un atto di apprezzabile gentilezza, ma la notizia contiene una realtà alquanto preoccupante. Con una posizione di maggioranza relativa che diventerebbe quasi assoluta nel patto di sindacato azionario, la Fiat avrà la proprietà di tre quotidiani nazionali: il Corriere della Sera, La Stampa, La Gazzetta dello Sport, più una società di libri, molti periodici, molti siti sulla rete, una società unica di pubblicità. Aggiungo che tra gli altri azionisti di Rcs ci sarà anche la Banca Intesa che sottoscriverà gran parte delle azioni inoptate. Forse Elkann avrebbe fatto bene a sottoporre preventivamente l'operazione alla Commissione antitrust visto che si avvia ad assumere nel mercato mediatico una posizione dominante.

La concorrenza su quel mercato c'è, è molto vivace e presumibilmente aumenterà. Non è dunque questo il dato preoccupante, ma lo è il fatto che un gruppo industriale come la Fiat abbia il controllo d'un gruppo mediatico di quelle dimensioni. Il peso dei suoi interessi sullo Stato e sulle regioni diventerebbe schiacciante, con conseguenze preoccupanti sulla politica economica e sociale del Paese.

Eugenio Scalfari - Repubblica del 30 giugno 2013

Osservatorio Inviati.

Ci aspettiamo solo buone notizie da Pietro Veronese, a Pretoria, e da Fabio Scuto, a Il Cairo.

Il feticismo del giorno.

Il gesto quasi identico dell'Ape Regina Sabina Began (pag.4) e di Maurizio Crozza (pag.6).


Crosettismi in Tour.

Ieri:
(Parlando dei favoriti): Gli altri probabili protagonisti sono come il condimento dell'insalata di riso, va bene tutto purché piaccia.

Oggi:
(A proposito del pullman incastrato al traguardo): Come una balena nella boccia del pesce rosso. ... .Il genio al volante alza gli occhi e, come vostra moglie al parcheggio dell'ipermercato, decide che sì, lì ci passa.

#untoursenzagianni

Riportiamo dal sito Pozzanghera di Andrea Disint:

L'arte tutta femminile di incastrare le corriere

Immaginavo fosse dura leggere di un Tour de France senza la penna di Gianni Mura, la sua passione per le storie incastonate come perle dentro la cronaca, le sue sublimi divagazioni, ma così è davvero troppo. La Grande Boucle si apre con una tappa pasticcio, un inconveniente dietro l’altro, e un episodio tra i tanti riconcilia teneramente con la fallacia degli umani. Un superpullman guidato da un superautista (uomo) si incaglia maldestramente sotto l’arco del traguardo montato da tecnici (uomini, con tutta probabilità) nell’ambito di una corsa di corridori (uomini) organizzata e diretta da importanti personalità (uomini) del ciclismo francese, prima di venir soccorso da una provvidenziale squadra di pompieri (uomini). Il tutto davanti a qualche centinaio di milioni di telespettatori (per gran parte uomini) sparsi per il mondo.

Ps il titolo di questo post riprende l'hashtag lanciato da PPR su Twitter per rendere meno amara l'assenza di Gianni Mura al Tour de France.

Molti tituli.

Sbaglio o la copertina "solo titolo" (senza foto) è un inedito assoluto per l'Espresso?
MUDD

I titoli di oggi: Libero ancora sul ministro Kyenge.

Repubblica: Giustizia, Grasso stoppa il Pdl: prima la riforma elettorale

Corriere: Si accelera per cambiare l'Imu

La Stampa: Sanità, rivoluzione per i ticket. E sull'Iva si cercano nuovi fondi

Sole 24 Ore: Si riapre il cantiere pensioni: uscite a 62 anni ma con penale

Il Giornale: Così sarà Forza Italia

Libero: Mandiamo a casa la Kyenge

Il Fatto Quotidiano: Province abolite: la grande truffa

Il Messaggero: Statali, piano esuberi e precati

L'Unità: Forza Italia spacca la destra

Tre feticisMini di ieri.

Di cui due illustrati.

Porro finalmente in prima pagina. Ma non è il FS, è la brava Sara Porro.

Il record di spaziatura (ridotta) del carattere, nel titolo di pagina 10.

Andrea Sorrentino che in attesa delle finali di stasera ci parà del caso Battisti.



sabato 29 giugno 2013

El silencio de la Olivetti de Gianni Mura.

Questa foto, pubblicata via Twitter dal giornalista spagnolo Jaime G. Mora, ci svela, purtroppo, la causa dell'assenza (forzata) di Gianni Mura dal Tour de France: enfermo. Speriamo che non sia nulla di grave. Auguri, Gianni.
Certo che Repubblica due righe le poteva pure scrivere.

Auguri ad Antonio Scuteri.

Oggi è il compleanno di Antonio Scuteri.
Auguri da tutti noi di PPR.

Lo sfogo del dominus Giuseppe Smorto.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao FS,
un amico su Facebook ha postato questo link in cui si può leggere una lettera di Giuseppe Smorto che scrive al sito Valigia Blu. La lettera, dal titolo Noi giornalisti tra bufale, inganni e camionisti contromano inizia così:
Cara Valigia ti scrivo,
perché per me ieri è stata una giornata molto difficile. Capita nelle migliori famiglie, capita a chi fa il più bel mestiere del mondo. Io ogni mattina mi sveglio e mi sento fortunato, come c’è scritto sulla prima schermata di Google però ogni mattina mi dico: attento alla storia del camionista contromano.
Il mio lavoro è di questo tipo: può accadere in cinque minuti di dover analizzare una mozione ambigua sugli F-35 alla ricerca dell’aggettivo, risolvere il caso di un collega che si sfracella il piede giocando a calcio a piano-ferie già fatto, cercare di consolarne un altro che aspetta l’assunzione, rinviare per tre ore una telefonata a casa, capire quanto valga una notizia. E soprattutto se sia vera.
Saluti Michele R.

La Reunio con lo sponsor intorno.

Parafrasando un antico slogan delle caramelle Polo, quello di venerdì è stato un raro esempio (se non addirittura il primo) di Reunio con lo sponsor intorno.

Vita di Redazione 565. Misteriose presenze in Reunio. (aspettiamo il ritorno di Domenico Quirico).



VITA DI REDAZIONE del 28 giugno 2013.
Durata: 7’00”.

00'18”. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina, oggi anche facente funzione (ff) dice:“Ci spiegava questa mattina Paolo Rodari che il blitz della magistratura romana nei confronti dei vertici vaticani era previsto”. Carlo Chianura, intanto, appoggia sulla scrivania il suo Galaxi S4. Teresa Serrao e Valentina Desalvo resistono come quote rosa, ma VD qualcosa in più l'ha conquistata, confermando la nostra ipotesi di ieri. O meglio: auspicio, visto che rivendichiamo ormai da mesi le pari opportunità anche attorno al tavolo-che-conta. Per il classico fine settimana, estivo solo da calendario, Francesco Erbani ha pensato bene ad una polo con le maniche corte. Dissacrante.


00'52”. PPP (pensieroso) di Marco Ruffolo.


1'20”. È uno stagista quello che prova ad affacciarsi? DC-D (ff) dice: “L'altro pezzo che volevo segnalarvi è di Stefano Rodotà”.


2'20”. Sorride, Teresa Serrao, in giacca color vinaccia e cinque giri di perle attorno al collo, perché è stata appena chiamata in causa da DC-D (ff).


2'31”. Anche lei gioca con i capelli, scostandoli dalla fronte per sistemarli meglio dietro l'orecchio, con ciò mostrando due anelli alle dita e orologio coperto da braccialetti vari. Sfiziosa. Si nota anche la modifica grafica nella didascalia (già utilizzata da giorni) che gioca con le tonalità dell'arancio.


3'09”. Non riusciamo a capire chi stia quasi nascosto all'ingresso. L'irruzione del messo, poi, quasi si sovrappone alla sua figura.


4'42”. Feticismo video. Interessante quella “nota ai capiredattori. I servizi di oggi...”. Non s'interrompe così un'emozione.


5'04”. Gli occhiali che usa MR sono da lettura. Durante l'intervento, infatti, non li ha.


6'08”. La rotazione e la coincidenza fanno sì che quando c'è da parlare della Nazionale ci sia sempre un Paolo Rossi. Potenza del nome. Interessante, durante il suo intervento, la notizia che, in vista del Mondiale brasiliano, i calciatori di Italia e Spagna abbiano rilevato come gli orari di gioco non vadano bene (anche a noi lettori) a causa dell'umidità (a noi per il fuso orario, invece).


6'28”. Rimangono inquietanti la presenza e la mancata identificazione dell'uomo misterioso appoggiato allo stipite della “Situation Room”.

Visto, si stampi.
Frank

Osservatorio Errori del Venerdì.

A pagina 9 de "Il Venerdì" la didascalia è diventata "dascalia", nonostante il quasi copia-e-incolla dalle ultime righe del pezzo di Filippo Ceccarelli.

Frank


Home Page che ricorderemo.

È morta l'astrofisica Margherita Hack.
Che la terra le sia lieve.


Piccola Chieti.

Premesso che, istallare è meno comune di installare, aggiunto che si poteva adoperare un sinonimo per "istallato", evitando così la ripetizione, ma per quanto piccola città di provincia, Chieti non meritava la minuscola.

Frank

Ma il po' con l'accento l'abbiamo ormai sdoganato?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
ma il po' con l'accento l'abbiamo già sdoganato? Lo chiedo perché è scritto così a pag. 3 di Repubblica di oggi, nel retroscena di Francesco Bei e Liana Milella.

Ciao, buona serata. Peppe

venerdì 28 giugno 2013

Domani parte il Tour numero 100. Senza Gianni.

Il Tour de France è in festa per il centesimo compleanno, ma noi pipierrini lo siamo un po' meno avendo scoperto proprio oggi (foto) che l'inviato non è Gianni Mura. Niente contro il bravo Maurizio Crosetti, che lo sostituirà degnamente, ma un Tour senza Gianni è come un Wimbledon senza Clerici o una Olimpiade senza Audisio.

Ma dov'è finito Gianni?

Ci eravamo già posti la domanda non avendo letto nessun commento suo sulla Confederations Cup. Oggi ecco la conferma della presunta latitanza.

Vacanza? Meritato riposo dopo il Tour de Force (citazione affettuosa) dei tre recenti libri? Rifiuto volontario di commentare la Grande Boucle, una corsa in recente calo d'immagine?

Noi votiamo per l'opzione A.

Bucchi di giornata.


Massimo Gramellini sulla finta lettera di ieri.

Repubblica, invece, non ha chiarito. Se non online.

RepubblicaSera, un successo internazionale.

Ce lo comunica Andrea Iannuzzi, via Twitter.

La figurina di Raimondo Bultrini.

Per i feticollezionisti di figurine ecco quella di Raimondo Bultrini direttamente da RNews di ieri, con una spaziale Monica Rubino, peraltro.

Spiati?

L'attento Frank segnala questo scambio inquietante di tweet.

Il mistero della foto vintage.

Dalla Vita di Redazione pubblicata qualche minuto fa:

Chi è ritratto nella foto giovanile alle spalle di Claudio Tito? Esistono scuole di pensiero che l'attribuiscono al vice-diretùr Angelo Aquaro, mentre un'altra corrente è orientata verso Angelo Carotenuto.
Chi risolve il rebus?

Il titolista distratto.

Nel giorno del suo compleanno, Nonunacosaseria ci segnala questa cosa:

L'articolo intitolato "La malattia rara e feroce che colpisce di più i giocatori" termina con queste parole: "soltanto l'1% dei malati di SLA ha giocato a calcio: non è dunque lo sport a generare il male".

O io non conosco la lingua italiana o qualcuno ha sbagliato il titolo. 


Vita di Redazione 564. Il mistero della foto vintage. (aspettiamo il ritorno di Domenico Quirico).



VITA DI REDAZIONE del 27 giugno 2013.
Durata: 12’35”.

00'28”. Sta diventando un classico, ormai, la caduta sotto la scrivania di oggetti vari che costringe i proprietari ad acrobazie per andare a riprenderli. Oggi tocca al vice-diretùr Gregorio Botta sottoporsi alla ricerca, senza Gps peraltro. Brusco ridimensionamento “rosa”: solo Anna Bandettini e Valentina Desalvo, con quest'ultima però che sta mantenendo una discreta continuità di presenze. Che sia diventata titolare? Il Diretùr dice: “La riflessione nel merito la fa oggi Boeri (Tito n.d.F.) con chiarezza”.


00'59”. L'art director Angelo Rinaldi non vuole esporre il collo al pubblico sguardo e si chiude la camicia.


2'09”. PPP di Massimo Riva. Il clima ha rinfrescato ed è stato necessario riprendere dall'armadio quattro stagioni una giacca autunnale.


3'01”. PPP del neo sposo (a proposito, auguri!) Alessandro De Maria, con fastidioso ciuffo di capelli su un occhio.


4'10”. Lucio Luca ricerca sullo smartphone le foto delle ultime vacanze.


4'59”. Cristina Nadotti vuole attirare l'attenzione su di sé, pur restando nell'ombra dell'ingresso in sala.


5'32”. Cosa ci fa a Largo Fochetti Stefano Costantini, capo della redazione di Bari?


5'35”. PPP di Luca Iezzi che però si è accorto di essere inquadrato vanificando l'effetto-sorpresa.


6'27”. Giuseppe Smorto si disseta (con l'acqua) o si tonifica (con il caffè)?


7'19”. Finalmente conquista un posto al sole CN.


7'51”. LL esamina accuratamente in controluce i propri occhiali. In effetti d'estate è difficile mantenerli puliti.


8'31”. Chi è ritratto nella foto giovanile alle spalle di CT? Esistono scuole di pensiero che l'attribuiscono al vice-diretùr Angelo Aquaro, mentre un'altra corrente è orientata verso Angelo Carotenuto. Chi risolve il rebus?


10'51”. Aldo Balzanelli, impegnato al telefono, avanza a piccoli passi nel corridoio d'ingresso.


11'54”. Il vice-diretùr Dario Cresto-Dina propone all'altro vice-diretùr Massimo Giannini di andare a vedere Spagna-Italia a casa di GB.


Visto, si stampi.
Frank