mercoledì 30 settembre 2015

Le noterelle della sera.

Intanto, stamattina alle 10, una bella notizia sulla Home di largofochetti.it







E poi, sempre a proposito di largofochetti.it, stamattina siamo stati giustamente pizzicati dal Diretùr 2.0 Giuseppe Smorto a proposito di un nostro tweet che parlava del famoso "colonnino tette e culi".

GS ha replicato così:

Caro, da anni ormai non mettiamo più culi e tette sul colonnino destro. Fatti una settimana di confronto con Stampa e Corriere. Ciao

GS ha ragione, siamo andati a vedere subito e su largofochetti.it non c'è più manco l'ombra di tette e culi. E Corriere e Stampa si stanno fortemente impegnando per fare altrettanto. Solo qualche coscietta qua e là.

E poi.

Oggi è il compleanno di Mastrojack. Auguri, Daniele.

E ancora.

Feticismi di carta: il vostro FS sta leggendo il libro Un karma pesante di Daria Bignardi e ha scovato queste due chicche. Curioso che Daria scriva prima Repubblica e qualche pagina dopo La Repubblica. Perché? Lo abbiamo chiesto a Daria stessa su Twitter. Vediamo se ci risponde.

















E inoltre.

L'inesauribile frequentatore di talkshow Frank ci segnala che ieri sera da Giovanni Floris (poi non mancherà anche da Giannini, il libro è da promuovere) c'era il Fundador con lo scoop dell'anno: quest'anno il suo 8 per mille è andato alla Chiesa! Merito di Francesco

E infine.

Oggi era anche il Mondazzoli Day, ne ha parlato Silvia Truzzi sul Nuovo Nemico.

Vita di redazione 1011. Toh, chi si rivede: Razzi, Nadotti, Scalise e Messina.

VITA DI REDAZIONE del 28/09/2015
Durata: 8'56”.

Comincia la settimana con alcuni ritorni (o rientri) di rilievo. In fondo alla newsroom il regista Giorgio Caruso studia la situazione. Il vice diretùr Angelo Aquaro sta per accomodarsi in tribuna “Largo Fochetti”, mentre Alessio Sgherza scambia alcuni pareri con l'inconfondibile Massimo Razzi.




Alle spalle di Claudio Tito si sono sedute in tribuna “Repubblica” Cristina Nadotti (assente da tempo) e Maria Irene Scalise sempre sotto tensione.




Sebastiano Messina può cogliere anche dalle Reunio spunti per il suo seguitissimo “Bonsai”.




La zona “pozzetto” è già stracarica di lunedì e di questo si è accorto Massimo Vince Vincenzi. Intanto
Alessandra Vitali cerca la posizione migliore per seguire meglio l'intro del Diretùr.




Paolo Rossi, consapevole che il buongiorno si vede dal mattino, ha curato il suo look, concedendosi un ciuffo sulla fronte che, a causa anche delle nuance di grigio, dà un tocco particolare. In regola anche il colletto della camicia. Sicuramente può valersi di una professionista dell'immagine e questo è un valore aggiunto.




Il Diretùr rimanda ogni analisi sul voto in Catalogna, per soffermarsi sulle accuse di plagio, che vengono dagli Usa, nei confronti di Roberto Saviano, il quale nel suo libro “Zero, zero, zero” avrebbe riprodotto interi brani senza citare gli autori. RS ha già risposto sul giornale. Su questa vicenda le destre italiane si sono scatenate, non solo facendo emergere l'invidia per chi ha successo, ma perché RS non ha accettato il consenso indistinto raggiunto con il suo successo, ma lo ha selezionato prendendo posizione. 

Ricorda, il Diretùr, la denuncia fatta dallo scrittore in una trasmissione di Rai Tre, sulle infiltrazioni delle mafie al Nord e la polemica di Maroni che negò, pretendendo e ottenendo una puntata riparatrice. 

Le cronache odierne danno ragione a SS. Tutto questo perché l'egemonia culturale odierna è quella del “pensiero politicamente scorretto” che ha cannibalizzato lo spazio pubblico e Saviano ne è vittima perché è un bersaglio semplice.

Un pensiero, conclude il Diretùr, che va combattuto nell'interesse generale del Paese.

In ordine di apparizione.

Alberto Mattone (Esteri), riporta gli interrogativi di Spagna ed Europa all'indomani del voto in Catalogna, dove si sono affermati gli indipendentisti. Quali saranno i percorsi futuri? Altro scenario negli Usa dove Obama e Putin s'incontrano sulla Siria.

Que serà, serà.

Marco Ruffolo (Economia) registra ancora la caduta in Borsa del titolo Volkswagen, al punto che la stampa tedesca prefigura in prospettiva un crack (come si dirà in tedesco?). Ma anche noi abbiamo i nostri bei crack (Alitalia) solo che una volta tanto la notizia riguarda le condanne dei colpevoli. In compenso aumenta l'indice di fiducia di consumatori e imprese.

Sarà tre volte Natale e festa tutto l'anno (cit.).

Paolo Rossi (Sport). Una Viola è fiorita a San Siro, l'Inter è stata sconfitta a conferma di un campionato anomalo e sorprendente: il Sassuolo è l'unica squadra ancora imbattuta. Ci sarà da divertirsi, assicura (vale anche per il FS?). Ma neppure il tempo di rifiatare che già martedì è serata di coppe europee.

Telecomandi e televisori roventi, insomma.


Visto si stampi.
@Frank201410

Feticismi del giorno: il ritorno di Sofri e Bultrini e la markettona dello scriba.

Oggi il colonnino di destra del cartaceo è tanta roba: Michela Marzano, Giancarlo Bosetti e Stefano Bartezzaghi, Bartez per i pipierrini.

Cinque paginate, al netto della pubblicità, dedicate alla "Guerra al terrorismo". Inizia così lo sfoglio di oggi, che è anche il trionfo delle belle infografiche di Trinchieri e Granati, che avete visto nel blob odierno.

Francesco Bei, l'ombra di Matteo Renzi, è a New York. 

Triplete, oggi, per l'Alleanza LENA: Stefan Von Borstel, Martin Greive e Benno Müchler, in un'inchiesta sull'Europa che invecchia salvata dai migranti.

Ancora due paginate sullo scandalo Volkswagen, che oggi si prende anche la fotonotizia in prima.

Ma preoccupano di più le tre (tre) paginate su Roma, il suo sindaco e il Papa. Papa che torna anche a pag.21 in un pezzone di Paolo Rodari.

Menomale che dal brodo della politica oggi emerge un saporito Sebastiano Messina sull'algoritmo del leghista Calderoli.

Torna dopo qualche giorno di pausa l'AdrianViaggiatore, ma stavolta resta in Italia con una brutta storia da non perdere su un alcolista di Andria vittima del bullismo. 

Per la gioia di molti, nasce il social network della cannabis. Riccardo Luna l'ha provato per noi.

Nell'Economia da leggere la paginata di Alberto Statera su Alitalia.

Ancora nessuna notizia su Massimo Bucchi. Il commissario Montalbano, al lavoro da ieri sul caso, non ha al momento rilasciato dichiarazioni.

Torna invece, ed è un piacere rileggerlo, l'estremorientalista di Largo Fochetti Raimondo Bultrini.

Segnaliamo, all'interno di RViaggi&Sapori un pezzo di Luisa Taliento sulla Lunigiana, terra d'adozione del vostro FS. L'articolo è arricchito da un'illustrazione di Julia Binfield.

Ma il feticismo del giorno è la (quasi) doppia paginata con la markettona su Quello del tennis, autobiografia di Gianni Clerici. Imperdibile.

Sport: serata da incubo quella passata ieri da Enrico Sisti a Borisov, Bielorussia, al seguito della magica. 

Una serata diversa se la augura Maurizio Crosetti allo Juventus Stadium. Al suo fianco il granata Emanuele Gamba, che guferà.

Il blob di oggi.
















martedì 29 settembre 2015

Le noterelle della sera.

Intanto oggi è (era, data l'ora) il compleanno di Pierluigi Bersani. Ma anche quello di Berlusconi.

E poi.

Duecento numeri de laLettura, l’unico inserto domenicale che non esce di domenica ma di sabato (me ne sono accorto solo io?). Le spiegazioni che mi sono dato: forse è per anticipare la Domenica di Repubblica e soprattutto del Sole24Ore, e forse per contrastare il Foglio, che nell’uscita del sabato vanta la migliore offerta di firme e idee della settimana — la mossa di via Solferino ricorda quella fatta qualche anno fa con lo spostamento di Sette al venerdì per dare fastidio al magazine di Repubblica.

Inizia così un interessante pezzo di Ef (sul sito Alessandroeditori) sul duecentesimo numero de La Lettura. Sono alcuni appunti divenuti poi un articolo. Qui il link: https://alessandroeditori.wordpress.com/2015/09/28/il-giornalismo-culturale-e-vivo-e-lotta-insieme-a-noi/ 
Ringraziamo MUDD per la segnalazione.

E sentite questa.

Come ci ricorda tristemente questa infografica di Ossigeno Informazione, cresce a vista d'occhio il numero dei giornalisti minacciati in Italia.




E per continuare.

Sulla Stampa di oggi, Massimo Gramellini prende le difese del sindaco di Roma Ignazio Marino. E le sue parole sembrerebbero rispondere ai pipierrini che stamattina, su Twitter, storcevano il naso sul pezzo di Francesco Merlo: 

Bergoglio è sceso ancora una volta dalla cattedra, stavolta per smentire una non notizia partorita dal retrobottega della politica. Ma così facendo ci è entrato anche lui. E un Papa nel retrobottega non è mai un bel vedere.

E in aggiunta.

Il pipierrino incallito non si farà sfuggire il nuovo numero dell'Espresso, con tutto quel che ne consegue.



E ancora.

Come scrive su Twitter il Diretùr 2.0 Giuseppe Smorto, nessun vaticanista italiano ha espresso solidarietà per Marco Ansaldo, inviato di Repubblica a cui è stato vietato di salire a bordo dell'aereo del Papa, per presunte colpe non sue. 

E per finire.

Su Twitter, l'attento @_sigkill_ ci segnala che solo nel paese di Divani&Divani avviene la "bancarotta per dissipazione e dissipazione". Pag. 45.


Vita di redazione 1010:
I falsi pretesti della legge bavaglio.

VITA DI REDAZIONE del 25/09/2015
Durata: 8'58”

Quello che sta accadendo alla Volkswagen turba (eufemismo) Carlo Alberto Bucci che si sfoga con il buon Livio Quagliata: aveva ordinato alcune settimane fa una nuova auto e per adesso (forse) non gli potrà essere consegnata.

L'organizzatore dell'evento, Gianluca Luzi, catechizza Marco Patucchi all'esordio stagionale nella newsroom.




Il regista Giorgio Caruso è un artista, perché capace di cogliere Francesca Caferri a sua insaputa. L'immagine parla da sola e la collochiamo nella gallery delle meraviglie.




Panoramica tutta al maschile. Marco Mathieu ha gli occhiali sulla fronte, anello vistoso al dito e l'amico evidenziatore (probabilmente di quella nota marca) appoggiato sui suoi appunti. Peccato che tanta dedizione non verrà premiata da alcun intervento che, invece, toccherà a Riccardo Liguori in paziente attesa. Segue con interesse anche Alessio Sgherza, oggi facente funzione di diretùr 2.0. Fine settimana lungo per Giuseppe Smorto.





Il Diretùr imposta la intro sulla legge-delega che pone limiti alle intercettazioni, ricorda la proposta del giornale avanzata da Giuseppe D'Avanzo (che non rimpiangeremo mai abbastanza n.d.F.) con
quell'udienza-filtro che adesso salta. Non si tratta, sottolinea, della stessa legge bavaglio ai tempi di B., quella che ispirò la famosa prima pagina in bianco con post it, alimentando una campagna di stampa prolungata. Tuttavia l'attuale delega non pone alcun paletto al governo e impedisce il doveroso passaggio parlamentare.

In ordine di apparizione.

Riccardo Liguori deve vedersela con il resto della politica. Dibattito sulle Riforme, crisi di Forza Italia stretta tra il fuggi fuggi di deputati e senatori verso Verdini e l'Opa di Salvini.

Tra incudine e martello (senza più falce). Come cambiano i tempi.

Francesca Caferri ricorda che la ribalta è per il Papa all'Onu, prima vera tappa globale. Ci si aspetta “un discorso forte come lo sono stati quelli di questi giorni”.

Francesco star guest.
Marco Patucchi è concentrato, naturalmente, sul Dieselgate. Oggi verrà nominato il nuovo a.d. della
Volkswagen, mentre saranno seguiti gli sviluppi delle inchieste nei vari Paesi e le reazioni dei mercati con i rimbalzi in Borsa che, dal loro canto, hanno apprezzato l'annuncio che i tassi aumenteranno in maniera graduale.

Ma ciò che è bene per le Borse non rende sempre euforici i comuni mortali.

Visto si stampi.
@Frank201410

Feticismi del giorno: fa discutere il Merlo di oggi.

Cesare Tavella, suo malgrado, si prende la fotonotizia. Che la terra gli sia lieve.

L'apertura dello sfoglio, però, se lo pigliano Obama e Putin, pronti a collaborare sulla Siria. Come non si sa. Ma elleKappa un'idea ce l'ha.

Sul summit tra O e P è tutto un ribollir di republicones statunitensi, ma manca lo zio Vittorio, in tuttaltrefaccendeaffaccendato, tipo parlarci di Marte.

La cronaca della morte di Tavella è gestita da Paolo G. Brera (col punto) e da Valerio Varesi che torna così in Nazionale.

E poi i rigurgiti di indipendentismo catalano raccontati da Alessandro Oppes, con la collaborazione di Juan Luis Cebrián di El País.

Buona giornata per gli infografici: doppio Roberto Trinchieri sugli indipendentismi europei e su come cambia la Ville Lumiere e Giuliano Granati sui fiumi marziani. Senza dimenticare (mai) lo straordinario lavoro di Paula Simonetti per RSalute.

Primo feticismo grafico: a pag.10 c'è "un boxino senza nome" firmato da Lucio Caracciolo.

Sebastiano Messina, suo malgrado, ieri ha preso la metro a Roma e poi ha deciso di scrivere un pezzo.

Seguono brodino politico e caso Volkswagen.

Oggi il contributo per la LENA è della nostra republicona Alessandra Ziniti. Champagne.

Continua l'inchiesta di Mensurati-Randacio sui traffici tra B e Bee. Ecco spiegato perché a Suzuka c'è andato Stefano Zaino.

Complimenti al lettore Paolo Turchetto di Portogruaro che oggi in una lettera scrive Repubblica senza l'articolo.

"Chi ruba un miliardo diventa ricco, chi ruba un centesimo finisce in galera". Michele Serra nella sua Amaca di oggi.

Caso Bucchi: l'ispettore Maigret abbandona il caso, Simenon ne farà un best seller. Al suo posto il commissario Montalbano.

Nella pagina dei commenti spicca l'ennesimo pezzo di Francesco Merlo su Ignazio Marino dal titolo Uno stalker a Filadelfia, che su Twitter divide i pipierrini. Perché stalker? si chiede Simona da Firenze, che scrive: Il sindaco di Phil non ha smentito di averlo invitato. Vabbè che non vivo a Roma ma se la città non funziona sarà tutta colpa di Marino? Si lecca il culo perfino al Papa pur di attaccarlo. E sarei curiosa di conoscere la domanda che ha generato la risposta del Papa visto che nessuno la riporta".

Francesco (Merlo) se ci sei batti un colpo.

Secondo feticismo grafico: nella doppia paginata sulla moda milanese, spicca il titolone in parte bold e in parte bold corsivo. Chiediamo all'esperto MUDD se era già accaduto prima.

Segnalazioni: interessanti il Zagrebelski su Ingrao, e il Serra sul nuovo libro di Niccolò Ammaniti Anna.

Devastante scoperta nelle Brevi di Spettacolo: i Pooh si sciolgono.

Sport: l'exploit della Viola riporta prepotentemente il tifoso Benedetto Ferrara in Nazionale.

Atalanta-Sampdoria: prima trasferta blucerchiata (e amara) per Marco Lignana. Ma avviene tutto, crediamo, dalla redazione genovese.

Terzo colpo consecutivo del rientrante Paolo Samarelli. E il pipierrino esulta.

Il pezzullo sull'esonero di Fabrizio Castori non è firmato.

Il blob di oggi.
















lunedì 28 settembre 2015

Le noterelle della sera, giusto 4 di numero.

Il nostro amico Elia Dell'Aglio ha scritto un pezzo interessante sull'accusa di plagio a Prezzemolino Saviano. È qui: http://www.glistatigenerali.com/media/saviano-e-quel-metodo-giornalistico-incredibilmente-disonesto/ 

Oggi parecchi juventini, su Twitter, hanno elogiato la disamina di Gainni Mura sulla crisi della Vecchia Signora.

Lo so che non ve ne fregherà un cazzo, ma in questo momento Facebook è irraggiungibile. È la seconda volta che accade in pochi giorni. Lo so che non ve ne frega un cazzo. #Facebookdown 

Udite udite, oggi Guia Soncini era nelle tendenze di Twitter a causa di un servizio delle Iene in cui tentano di intervistarla sulla vecchia vicenda delle presunte foto rubate ai vip.
Sotto invece una selezione di altri tweet di gente a cui la Soncini non sta tanto simpatica. La selezione è di Guia stessa.


Feticismi del giorno.

Barcellona, ecco il gran giorno di Alessandro Oppes che in un colpo solo si prende l'apertura della prima e le prime tre pagine dello sfoglio. Un giorno che Oppes aspettava da circa un anno, cioè da quando è tornato all'ovile di Largo Fochetti dopo un periodo alla corte della fottuta concorrenza.

Lo sfoglio prosegue con la guerra al terrorismo (come da occhiello) raccontata dalla parigina Anais Ginori e dai corrispondenti statunitensi Rampini e Zampaglione. C'è anche un'infografica non firmata.

E poi ancora (ancora) tre paginate sulla Volkswagen. Ma che altro ci sarà ancora da dire?

A pagina 14 arriva finalmente la morte del grande Pietro Ingrao, il cui coccodrillo è affidato inevitabilmente a Filippo Ceccarelli. Giovanna Casadio intervistaRossana Rossanda e Guido Crainz fa il "commento tecnico".

La delusione per la gestione di Largo Fochetti della morte di Ingrao è confermata dal commento di G.R.: "Mi pare che Repubblica sia stata piuttosto ingenerosa nei confronti della notizia della morte di Ingrao. Notizia di spalla in prima pagina, e gli articoli a riguardo solo a pagina 14 (e 15)."

Seguono brodino politico e Francesco nelle Americhe. A proposito di brodino, segnaliamo che GAF è ormai una presenza consolidata.

Per la serie: la Lena si scatena, ecco un nuovo reportage firmato da Alain Jourdan della Tribune de Genève. Per i socialfeticisti, l'account Twitter di Alain è: @Genevastratnews 

Bella la storia del bambino di 11 anni che racconta i segreti dei clan. A noi i segreti ce li racconta la coppia Viviano-Ziniti.

R2 oggi ci regala due bei pezzi di Francesca Caferri e Giuliano Aluffi (quest'ultimo sempre più presente) ma anche le due solite paginate di moda.

E poi lo Sport che ci racconta il campionato più strano e più bello degli ultimi anni. Gianni Mura torna a scrivere il commento lasciando nuovamente l'Inter nelle mani di Andrea Sorrentino, che scrive: "È spuntata una Viola sul prato di San Siro".

Tre le curiosità della giornata di campionato: Fabrizio Turco che fa il Toro terzo in classifica, l'onnivoro Bolognini che fa Verona-Lazio riuscendo a non parlare di Barça e sfornando un curioso incipit: Diceva Yogi Berra, santone del baseball fin dal nome, "Non è finita fino a quando non è finita", e infine Cosimo Cito che fa Sassuolo-Chievo ma dalla redazione. È bene che da oggi Aligi Pontani mandi qualcuno a seguire il Sassuolo, unica squadra ancora imbattuta.

Settimana di Coppe: Enrico Sisti è già a Minsk per la magica. Crosetti e Gamba scaldano le penne per Juventus-Siviglia.

Altri sport (non minori): Stefano Zaino a Suzuka e Massimo Calandri a Alcaniz per i motori. Il collaboratore Eugenio Capodacqua a Richmond per la disfatta del ciclismo italiano.

Ancora su Crosetti: bello il suo pezzo sul libro inchiesta più film The program dedicato alla carriera macchiata di Lance Armstrong.

Come non segnalare l'intervista di Amanda Mars, in prestito da El Pais, a Martin Amis alla vigilia dell'uscita del suo nuovo libro La zona d'interesse. Strano che non se ne sia occupato Antonello Guerrera.

I pipierrini con i capelli bianchi (e con gli occhiali) apprezzeranno l'intervista di Silvia Fumarola a Edvige Fenech.

Paolo D'Agostini assegna 4 pallocce su 6 a Io e lei di Maria Sole Tognazzi.

Il blob di oggi.