sabato 30 settembre 2017

Il feticismo del weekend: "Un giorno a Repubblica, Neri Marcorè dietro le quinte del giornale".

L'attento MUDD, a cui non sfugge nulla, ci ha segnalato questo video di circa mezz'ora, in cui Neri Marcorè va in gita a Largo Fochetti.

Assolutamente da vedere, per chi si definisce un Pipierrino.

Feticismi del sabato: il doppio Fini e il Belpaese con le foto.

Intanto auguri a Mastrojack che oggi compie gli anni.

Una bella prima pagina, oggi, tutto sommato.

Ma che ci fa Gianfranco Fini su un trattore nel centro di Barcellona?


Il referendum catalano apre anche lo sfoglio, con gli inviati Ciai e Oppes e l'esordiente (?) Lucrezia Clemente.

E Fini c'è davvero. A pagina 7.


Se la memoria non ci tradisce, per la prima volta dalla sua nascita la bella rubrica di Alessandra Longo Belpaese è corredata da foto.


Terza presenza consecutiva sul cartaceo di Francesca Caferri, già inviata con le palle.

Gli scontri al corteo anti G7 di Torino arrivano solo a pag.15, in una fotonotizia.

Curioso trovare Marco Patucchi nello Sport, ma ne vale la pena. Infatti è da non perdere il suo pezzo sul potere dell'acciaio nel pallone d'Europa.

Osservatorio Errori: Serra scivola su Guccini.

Nella sua Amaca di oggi, Michele Serra cita una frase di Eskimo, popolare successo di Francesco Guccini. 

Solo che abbonda con gli anni, che sono 20 e non 30.

Evidentemente gli anni passano anche per Serra.


L'Altan di oggi (su Repubblica) e quello di domani (sull'Espresso).


Referendum in Catalogna: breve rassegna stampa.









venerdì 29 settembre 2017

Feticismi del venerdì: oggi, 29 settembre, Maurizio Vandelli ci racconta com'è nato quel successo.

Oggi, 29 settembre...

Partiamo con una noterella trovata su Dagospia: 

leggete cosa ha combinato la De Gregorio (o chi per lei).

E adesso la roba dal cartaceo.

Tanto, tanto cacciucco politico (in salsa grillina) sulla prima e in apertura di sfoglio.

Ed ellekappa picchia sempre più duro.


Dopo il lieto fine della vicenda "Attento lettore vs GEDI", ecco la pubblicità (a pag.4) del nuovo numero dell'Espresso, in sandwich domenica con Repubblica.


I "romani" Luca Monaco e Paolo G. Brera (bentornati in Nazionale) si occupano della brutta vicenda della famiglia italo-etiope cacciata di casa dai fascisti di Forza Nuova in un quartiere della capitale.

L'europeista Alberto D'Argenio doppiamente inviato al summit di Tallinn: pag.12 e pag.15.

Esordio in Nazionale per Daniele Bellasio, nominato recentemente nuovo capo degli Esteri, come da nota apparsa a luglio sul sito di Prima Comunicazione

Bellasio era già stato presente su PPR in un post del luglio 2014 in cui si segnalava una sua dura presa di posizione contro certe tesi di Curzio Maltese. Ai tempi Bellasio lavorava al Sole24Ore.

Paolo Griseri inviato ad Alessandria dove si sta discutendo sul cambio di nome di un liceo classico, da Piana a Eco. Ma la Lega dice no.

Sempre belle le copertine di Super8 firmate da Francesco Franchi.


Il coccodrillo di Hugh Hefner, l'inventore di Playboy, è firmato dallo zio Vittorio Zucconi, con un commento di Elena Stancanelli.

A pagina 35 bella infografica, ovviamente non firmata.


E anche oggi niente Bucchi. E la pagina dei commenti ne risente.
Guardate qui che desolazione.



In apertura di post abbiamo scritto "Oggi, 29 settembre": negli Spettacoli Carlo Moretti ha chiesto a Maurizio Vandelli, leader dell'Equipe84, di dirci com'è nato quel successo. 

E poi lo stesso Moretti è andato a Toscolano, Terni, a chiederlo pure a Giulio Rapetti Mogol. Tanta roba.

Sempre negli Spettacoli, nuovo caso di "MonoBrevina".



Sport: Andrea Sorrentino scrive sull'esonero di Carlo Ancelotti.

Europa League: l'onnivoro Bolognini ci ha preso gusto con l'Atalanta: dopo Sassuolo l'ha seguita pure a Lione. E, chissà se pensando a noi, ha inserito nella sua cronaca la parola "feticisti".

giovedì 28 settembre 2017

Doppietta.

Quelli di Errore di Repubblica, i nipotini di PPR, ci segnalano due errori apparsi su Repubblica di oggi.

Il primo è addirittura in prima pagina e firmato nientepopodimenoche dall'ex vice-Diretùr Massimo Giannini: wertice italo-francese. Gentiloni e Macron. I due premier. Ma Macron non è il Presidente della Repubblica?

Il secondo è a pagina 9: Casini era il leader del CCD. Mica del CDU. E poi si era alleato col centrodestra già nel 1994. Mica nel 1996.


Feticismi del giovedì: dopo i due Diretùr, i tre Massimi.

Partiamo con una novità che riguarda l'ex Nemico:

Il 29 settembre con il Corriere della Sera c’è Corriere Innovazione completamente rinnovato da Massimo Sideri (continua su Prima Comunicazione)


La roba dal cartaceo di oggi:

In prima pagina, dopo i due Diretùr di ieri, arrivano i tre Massimi di oggi: Giannini, Recalcati e Cacciari. Li ritroviamo tutti e tre nella pagina dei commenti. Tanta roba.

E nel fogliettone si rivede il nostro amico Idealista.



Come ogni venerdì, domani torna il Super8.

ellekappa torna in Normal Edition, mentre Bucchi latita da un paio di giorni.

Sale la febbre da referendum in Catalunya: c'è bisogno di Omero Ciai sul posto. In aiuto all'iberico Oppes.

Roberto Brunelli è ancora a Berlino per il dopo voto.

Bella la storia raccontata a pag.13 da Francesca Caferri, già inviata con le palle.

Esordio in Nazionale per Maurizio Di Fazio.


Ecco come MDF si presenta su Twitter:

Scrivo sull'Espresso, Il Fatto Quotidiano, Repubblica.it, e il Venerdì di Repubblica

Dallo stesso profilo Twitter, abbiamo recuperato la sua foto, per la gioia delle pipierrine.


In Cultura piacevole ritorno di Lavinia Rivara che recensisce Disadorna, il libro del ministro Dario Franceschini.

Negli Spettacoli, intervistona a Bruce Springsteen, in prestito dal New York Times.

Espressa volontà - terza e (forse) ultima parte.

Si conclude (forse) oggi la vicenda di "Attento lettore" alle prese con l'abbonamento all'Espresso:

Caro Pazzo, 

l'attenzione della vicenda raccontata nei precedenti post (qui e qui n.d. PPR) ha interessato la parte di GEDI che si occupa dei clienti. Vicenda che si è chiarita e, sostanzialmente, risolta.

Esiste tutta la disponibilità a rimborsare le copie in abbonamento pagate e "congelate", qualora la data ultima (31/12) non venisse prorogata e l'editore, quindi, deciderà diversamente. Perché potrà sembrare paradossale, ma l'iniziativa ha riscosso un successo in termini di vendite che è stato inaspettato, ma che contestualmente non ha proprio suscitato entusiasmo tra edicolanti e distributori per la gestione, ulteriore, del servizio. E vanno pure considerate le esigenze di coloro che leggono il settimanale, ma non acquistano il quotidiano e viceversa. Naturalmente non sono certo mancate le proteste dei clienti favorevoli all'abbinamento e all'iniziativa che va a concludersi. Forse.

Perchè si deciderà, entro l'anno, quale potrà essere la linea migliore da seguire.
Tutto questo è scaturito da una gradevole conversazione con una gentile operatrice del Servizio Clienti che mi ha illustrato lo stato della cose e mi ha chiesto di non fare il suo nome, perché il lavoro appartiene ad un collettivo e non vi è nessuna intestazione personalistica. Giusto così.
Ti ringrazio per l'attenzione e l'ospitalità su PPR.

Attento lettore

mercoledì 27 settembre 2017

Quella mucca l'ho già vista (update).

L'attento lettore Enrico B. ci segnala questa notizia apparsa sul dorso fiorentino di largofochetti.it

Ma quella mucca l'abbiamo già vista da un'altra parte.

Quei birichini di Repubblica.

Update: i ragazzi di Firenze hanno letto PPR e hanno prontamente cambiato mucca (foto sotto).


Feticismi del mercoledì: i due Diretùr in prima e ellekappa in special edition.

Partiamo con due feticismi arretrati. Il primo da Repubblica del 21/09/2017:

Ma è Romagnoli che comincia a prendere confidenza. Cosa ha letto il titolista?


Il secondo dall'inserto Salute di ieri:

Avvistati titolisti sardi all'interno di RSalute. (via Refus)



Proseguiamo con un messaggio che riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,

capisco la rottura di balle, ma anche per me la rubrica di Frank è bella ma andrebbe fatta con tutto e tutti, quindi non ne sentirò la mancanza.

Invece vorrei una Frankicca al giorno!!

Loris


E adesso la roba del cartaceo.


In prima troviamo, uno di fianco all'altro come due bravi scolaretti, il nuovo e il vecchio Diretùr.



Anche oggi una Ellekappa in Special Edition.


Seconda e ultima puntata dell'inchiestona sul caso Consip firmata da Bonini e Foschini.

I "milanesi" Massimo Pisa e Sandro De Riccardis ci raccontano il nuovo caso di corruzione che ha coinvolto il sindaco forzista di Seregno, Monza Brianza, Edoardo Mazza.

A pag.21 bella infografica, ovviamente non firmata.



Nota di servizio nella pagina delle Lettere.

Champions League: Fabrizio Bocca è volato a Baku con la Roma, Andrea Sorrentino è a Parigi per Psg-Bayern.

Chiudiamo con una cosina relativa al Corriere:

Chissà se questa vertenza troverà spazio nello zuccheroso inserto del martedì Buone Notizie.

Colpo di scena: Macron legge Scalfari.

A Emmanuel Macron gli dev'essere capitata tra le mani Repubblica di domenica scorsa, dove in prima pagina il Fundadòr auspicava la nascita degli Stati Uniti d'Europa.



Dica 33 (o 45?).

Caro Pazzo,

per chissà quale misteriosa ragione a "Repubblica" hanno disimparato a contare.

Nella prima pagina di oggi si annuncia il seguito dell'articolo del Fondatore a p. 33, che avrebbe dovuto ospitare pure il commento di Sergio Rizzo sullo scandalo universitario fresco di giornata. 

Invece a p. 33 lo smarrito lettore trova una disputa filosofica sul consumo di carne, mentre Scalfari e Rizzo riappaiono a p. 45, dodici pagine dopo. 

Per svelare il mistero e la prestidigitazione numerologica occorre compiere un piccolo e facile esercizio: estrarre dal corpo del giornale l'inserto "Salute" e, con un po' di pazienza, mettersi a contare. 

Solo a quel punto l'enigma si svela: la p. 45 sarebbe stata la p. 33 se oggi non ci fosse stata l'imbottitura terapeutica in mezzo. Speriamo che tra i tanti consigli dell'inserto odierno ce ne sia anche qualcuno che faccia migliorare ai nostri eroi le abilità nel conteggio.

Calaber

Ciao Calaber,
nella mia copia (ma è digitale in PDF) in prima leggo correttamente "segue a pag.45" sia per Scalfari che per Rizzo. Tu forse hai la copia cartacea. Riesci a mandarmi una fotina dell'errore?

Grazie. FS


martedì 26 settembre 2017

Feticismi del martedì: il Commissario Bonini è meglio di Le Carrè.

Iniziamo con un paio di feticismi arretrati. 

Il primo riguarda un profetico ammonimento di Nicola Cecere sulla Gazzetta dello Sport di qualche giorno fa che ci aveva visto giusto su Sampdoria-Milan (2-0) e che dev'essere sfuggito a Casa Milan.



Il secondo è tratto dalla pagina Facebook di Refus: "A essere insopportabile e irritante è questo scivolone nella titolazione di un pezzo del mitologico Paolo Rumiz sull'ultimo numero del Venerdì di Repubblica. 



Cose dal cartaceo di oggi:

Su Twitter ci segnalano che oggi il Commissario Bonini è meglio di Le Carrè. Probabilmente a proposito dell'inchiesta (a quattro mani con Giuliano Foschini) relativa al caso Consip.

La vignetta di ellekappa, è sconvolgente. Oltre che essere in "special edition".


Giampaolo Cadalanu si è spostato da Kirkuk a Erbil, Kurdistan Iracheno.

Oggi nella pagina delle Lettere, ce ne sono due di altrettanti lettori che si lamentano della disorganizzazione al concerto dei Rolling Stones a Lucca e dell'acquario di Fazio a Che Tempo Che Fa.



Molto interessanti le pagine culturali con il bel pezzo di Marco Belpoliti sul segreto della noia e quello di Tono Angulo Daneri (El Pais) sulle lettere di Bolano a Bruno Montané.

Il coccodrillino di Giovanni Russo, giornalista del Corriere scomparso ieri, è firmato da Francesco Erbani.

Dopo la pausa estiva torna il Visto da Natalia.

E nello Sport ritroviamo anche lo scriba Gianni Clerici.

Dal sito segnaliamo che oggi, evidentemente, è necessario il raddoppio.


Chiudiamo con un nuovo contributo per il nostro album delle figurine: il republicone Massimo Lugli ospite di Tagadà su La7.

Scalfari è vivo e lotta insieme a noi.

Stamattina, vedendo "Eugenio Scalfari" tra le tendenze di Twitter, siamo sobbalzati.

Tranquilli, Eugenio è vivo e vegeto e lotta insieme a noi.

Ci spiace dirlo ai molti che speravano fosse successo altro.