lunedì 20 novembre 2017

Nuovi Feticismi sulla Nuova Repubblica.

Una maxi-chicca feticistica: ellekappa che ironizzava sul nuovo carattere (28 marzo 2014).












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Sul cartaceo continua l'implacabile countdown.



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La #Raimeide continua

Riportiamo dalla pagina Facebook di Christian Raimo:

Oggi ho preso Repubblica. 2 euro con Ddonna. La prima pagina con la "scelta" della foto di Borsellino e Falcone invece di quella di Riina, l'editoriale banalotto di Calabresi, la vignetta di cattivo gusto di Ellekappa, il pezzo disgustato di Zucconi, il pezzo che s'intitola "Se l'influencer mette pailettes al banco del pesce", quello che s'interroga se c'è un'età per smettere di indossare la minigonna, metà del giornale che parla di amenità e articoli promozionali non segnalati come tali (negozio di Woolrich nuovo, negozio di Dolce e Gabbana nuovo, mostra di Galileo). Dopo cinque minuti avevo finito di leggere gli articoli interessanti: Bartezzaghi, Emiliano Morreale.
Fra quattro giorni esce il giornale rinnovato graficamente. In bocca al lupo. Ma ho come l'idea che non era quello il problema.

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La fotografa Laura Lezza, su Facebook, scrive questa cosa:

Oggi c'era una mia foto su Repubblica. Una delle immagini scelte per lanciare il nuovo giornale, a giorni in edicola. Ne sono stata molto contenta! Ma non c'è traccia, nelle tre pagine dedicate alla cosa, né del mio nome come autrice dello scatto, né di quello di Getty Images, l'agenzia per cui lavoro e da cui è stata regolarmente acquistata l'immagine. C'è il nome dell'intellettuale chiamato per commentare le foto scelte per il lancio. C'è il nome dell'agenzia che ha ideato la bella campagna pubblicitaria. Ma i fotografi non esistono. Purtroppo in Italia le foto di news non sono abbastanza autoriali. Resta da capire perché.




















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Chiudiamo con Frank, che non sta più nella pelle:

Cresce l'attesa: dopodomani. Ho idea che Super8 verrà assorbito nel nuovo giornale, tanto da divenire parte integrante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Unire o dividere? Boh ...meglio migliorare la qualità della carta!

Frank ha detto...

Ma anche ridurre drasticamente i refusi, per dire. E, se possibile, evitare quelle automarkette che risultano - secondo me - prive di dignità. Auspicabile una riduzione di foliazione e, nell'occasione, almeno fornire info sull'accessibilità all'archivio (che esiste, ovvio) e che, per la giovane età della Nostra, non dovrebbe neppure richiedere molto impegno. Certo non paragonabile a Corsera (che sbarcherà a Torino il 24) e Stampa (famiglia GEDI, ma con archivio incorporato).